Nora, boom di richieste per le visite agli scavi con le nuove scoperte

L’assessora al turismo Donatella Fa: “A settembre ci saranno delle giornate in cui sarà possibile visitare la nuova area”.


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Boom di richieste da parte dei visitatori riguardo gli ultimi gioielli del passato riportati alla luce dagli archeologi: dopo solo pochi giorni dalla presentazione ufficiale, grande interesse per le rovine che racchiudono e raccontano un angolo di storia della gloriosa cittadina che, maestosa e imponente, sorgeva a pochi passi dal mare. L’assessora al turismo Donatella Fa: “A settembre ci saranno delle giornate in cui sarà possibile visitare la nuova area”. Una piazza di età medio imperiale, pavimentata e decorata da due fontane monumentali legate a giochi d’acqua: un’opera di grande impatto visivo probabilmente voluta da un eminente cittadino di Nora o addirittura da un imperatore. Così l’antica città di Nora si anima di nuova vita grazie alle scoperte dell’ultima campagna di scavi archeologici che hanno riportato alla luce importati siti e reperti. 
La campagna di scavi e le scoperte archeologiche: una prima fase di ricerca si è concentrata nell’area del cosiddetto “Colle di Tanit” e ha permesso di riportare alla luce una porzione di un quartiere abitativo e artigianale di età romana. Con l’ampliamento dell’area di indagine, nel settore più prossimo all’area di accesso al parco archeologico, è venuta alla luce un’ampia piazza realizzata in età medio imperiale, pavimentata con basoli in andesite viola locale e decorata da due fontane monumentali legate a giochi d’acqua. La più grande di queste, di forma circolare, doveva costituire un monumento dal sicuro impatto visivo, con balaustra e saliente centrale. La piazza doveva essere il centro di numerose attività artigianali e produttive, come dimostrano gli ambienti che gli si affacciavano sul lato occidentale. Inoltre, il rinvenimento di frammenti di teglie da fuoco e di un piano con griglie in terracotta associabile a un forno, permettono di immaginare questi ambienti come sede di un’attività artigianale dedicata alla lavorazione del pane. “Sicuramente queste nuove scoperte a livello turistico sono state molto molto importanti. La loro promozione – spiega Fa a Casteddu Online – ha riscontrato grande interesse ma soprattutto grande curiosità da parte dei visitatori. Purtroppo queste nuove scoperte non sono ancora visitabili ma l’interesse è grande e, naturalmente, è per noi fonte di grande orgoglio perché non potrà che aumentare il numero dei visitatori nei confronti della zona archeologica”. Una grande voglia di recarsi a Nora, quindi, per ammirare e viaggiare con la mente, per immaginare come si viveva nei tempi passati in cui le tecniche di certo non erano sofisticate e avanzate come quelle di oggi ma, senza dubbio, i risultati delle opere più ricchi e sorprendenti nei colori e nelle strutture, ben delineate e studiate da menti che dovevano essere particolarmente abili a realizzare ciò che è stato riportato alla luce sinora.


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