Tante le segnalazioni ricevute per le strade provinciali del Sud Sardegna, buie, insidiose e senza le basilari protezioni per la sicurezza degli automobilisti. E la velocità, in questo caso, non è un fattore determinante per rischiare di uscire fuori strada: al calar del sole, soprattutto la mancanza di una adeguata segnaletica orizzontale è ciò che maggiormente si nota. Non solo: i guard-rail? Solo nei punti dove sono presenti dei corsi d’acqua, i paletti a bordo strada sono presenti a intermittenza e intanto si continua a morire. “La gente ogni volta che percorre queste strade, si deve solo fare il segno della croce e pregare che riesca a tornare a casa”, la strada da Senorbì a Suelli, servirebbero i paletti, ma anche in altre parti”, si legge tra i tanti commenti. “Io percorro tutti i giorni Serramanna – Serrenti, la sera tardi non si vede niente, rischio tutti i giorni un incidente. Segnaletica inesistente”, “io percorro ogni giorno, per andare a lavoro, la Serramanna- Nuraminis e, essendo priva in certi tratti della segnaletica, quando c’è nebbia è veramente pericolosa”. E ancora: “Ne vogliamo parlare della provinciale 56 Samassi-Serrenti? Mancassero solo le strisce, oramai in alcuni punti manca anche l’asfalto”. “Praticamente ogni provinciale è così, in certi punti non capisci dove stai mettendo le ruote. Strade pericolosissime anche andando a velocità moderate”.
Tra gli interventi, anche quello di chi ha perso un familiare: “Ne so qualcosa, mio fratello è morto, strada buia e poi…”.
“Un problema comune a tutte le strade Provinciali: le province non hanno soldi e non riescono nemmeno a far fronte alle più elementari manutenzioni come tracciare la segnaletica e cambiare i segnali alla scadenza dei 10 anni” ha spiegato Michele Vacca, referente Sardegna Utenti Trasporto Pubblico. Massima prudenza, insomma, sempre e comunque, ma soprattutto lungo le strade dove, nonostante siano arterie principali per tanti automobilisti, mancano le basilari norme per la sicurezza stradale.