“Non pubblicare quel video, potrebbero sfiduciare Manuela”

Il caso che fa discutere a Villacidro: con queste incredibili parole, il giornalista Gianluigi Deidda, è stato diffidato dal svolgere semplicemente il suo mestiere


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“Non pubblicare quel video, potrebbero sfiduciare Manuela”. Con queste incredibili parole, il giornalista Gianluigi Deidda, è stato diffidato dal svolgere semplicemente il suo mestiere. Era il 17 agosto quando le telecamere di Villacidro.info hanno oltrepassato i cancelli della Villaservice, società partecipata pubblica che si occupa di gestione e trattamento rifiuti. Durante il sopralluogo emersero le disastrose condizioni in cui versavano gli impianti, una testimonianza evidentemente troppo scomoda per essere resa pubblica. Perché? Deidda nel pomeriggio dello stesso giorno fu convocato d’urgenza dalla prima cittadina di Villacidro Marta Cabriolu, poiché i sindaci soci di Villaservice, informati dell’ingresso del giornalista all’interno della struttura, avrebbero espresso il loro forte disappunto in una chat riservata ai soci della Villaservice. Nonostante le pressioni, la testimonianza è sorprendentemente apparsa di recente sulle pagine del sito Villacidro.info.

Motivo? Le accuse infondate rivolte al giornalista, reo di aver concordato insieme alla stessa neo presidentessa della Villasercice Manuela Collu, la non pubblicazione del video. La decisione è scaturita dalla richiesta di un consigliere di minoranza di Arbus, durante un consiglio comunale, il quale, a precisa domanda sul perché il servizio non fosse mai stato pubblicato, si è visto replicare dalla Collu : “C’è un accordo con il giornalista”. Quella risposta però, ha ferito nell’orgoglio il cronista, facendo di fatto accelerare i tempi per la pubblicazione del video servizio: “Tutto falso, non ho mai preso accordi con nessuno, anzi”  ha tuonato Deidda, diffidato e complice allo stesso tempo, un’accusa troppo pesante da digerire. La delusione ha spinto il reporter a denunciare il fatto senza mezzi termini, nel pieno del diritto ad esercitare la sua professione: “Non potevo accettare l’accusa di aver concordato qualcosa per la quale in realtà sono stato letteralmente diffidato – ha aggiunto Deidda – si trattò di un semplice rinvio per evitare che la questione precipitasse, di certo non concordato con nessuno, nonostante si volesse la non diffusione del filmato – ha concluso il reporter – fu una scelta mia nonostante le pressioni, non certo un’attesa o un temporeggiare per poi insabbiare il tutto, come probabilmente qualcuno si sarebbe aspettato”.


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