“Noi, infermieri indignati del Policlinico di Monserrato: basta offese, lavoriamo con responsabilità e competenza”

La lettera firmata del coordinatore e un gruppo di infermieri di rianimazione e anestesia dopo le accuse della Fials e la replica del Policlinico: “Il sindacato ci protegga e difenda, anziché offendere e accusare coordinatori e dirigenti”


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Hanno letto l’attacco della Fials, “infermieri di anestesia e rianimazione del Policlinico tra rischio contagi e straordinari non pagati”, poi la replica del direttore generale dell’Aou, Giorgio Sorrentino: “Totale sicurezza e straordinari regolarmente pagati per gli infermieri del Policlinico”. E, dopo 24 ore di attesa, hanno deciso di dire la loro. La lettera spedita alla redazione di Casteddu Online porta la firma, generale, del “coordinatore e un gruppo infermieri di anestesia e rianimazione”. Ecco, di seguito, il loro messaggio:
“Gli infermieri di  rianimazione dell’Aou di Cagliari sono indignati per le offese rivolte nelle ultime ore a mezzo stampa, da chi avrebbe come compito quello di proteggere e difendere i lavoratori. Uomini e donne che in questo momento stanno portando avanti, con grande responsabilità e competenza, il proprio lavoro in una Unità operativa come l’anestesia/rianimazione, in prima linea nell’assistenza ai pazienti con sospetta infezione da  SARS-2
L’Unità Operativa di Rianimazione ha modificato nell’arco di 30 giorni il numero dei posti letto, passando da 6 a 11…, garantendo un rapido addestramento del nuovo personale grazie all’affiancamento di professionisti esperti e con il continuo riferimento al Manuale procedure e protocolli, approvato e deliberato dall’Azienda e messo a disposizione di tutti gli operatori, che hanno contribuito con l’adattamento di alcune procedure all’attuale emergenza. Vedere il ruolo professionale infermieristico disconosciuto,  arrivando a coniare nuovi  profili come quello di infermiere rianimatore, fa  ben intendere che l’interlocutore non ha  conoscenza dei ruoli e che molte delle attività svolte  in alcuni ambiti sono legate alle competenze acquisite con la formazione e con l’esperienza. L’Infermiere di anestesia è una figura non prevista dall’accreditamento regionale, che nella nostra azienda rappresenta una “buona prassi” orientata a  migliorare la qualità dell’assistenza, mediante l’utilizzo di Piani di lavoro che si modificano per assicurare elevati standard di sicurezza assistenziali secondo i bisogni dell’Unità Operativa, in “tempo di COVID-19” in un Ospedale COVID Free. Riflettiamo, infine, sulle offese e sulle accuse rivolte ai coordinatori e alla dirigenza delle professioni sanitarie, da parte di chi dovrebbe offrire supporto ai lavoratori che, in questa emergenza, vivono quotidianamente in uno stato di incertezza e che invece  diventano strumento per attacchi personali. Sarebbe auspicabile che l’attività di sindacato fosse orientata a sostenere a tutelare i lavoratori”. 


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