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“Io valorizzo e promuovo la nostra terra e a voi non costa nulla. Entrate, siete i benvenuti”. Uno slogan bello e ambizioso quello di Nicola Serra, 19enne di Uta, che realizza video acrobatici con gli sfondi delle bellezze di ogni comune, con l’obiettivo di girare tutti i comuni: per ora sardi e prima o poi mondiali. La sua adorata passione è il parkour e il free running, (lo pratica da quando aveva appena 15 anni), discipline metropolitane nate in Francia negli anni ‘90. Acrobazie, performance ed evoluzioni nelle piazze, dinnanzi a chiese o monumenti e nei rioni di altrettanti paesi della Sardegna. Ne ha già censito ben 248, tra l’hinterland cagliaritano, l’Ogliastra e non solo. Nuova meta, Milano: con lui anche un sardo, Renato Chessa, creatore del celebre marchio di abbigliamento ChessaLab, che lo segue come sponsor. Questo sport ha due varianti: “parkour” che consiste nel crearsi un percorso scavalcando ostacoli in modo veloce e fluido; mentre l’altra è il “free running” che è la parte acrobatica, cioè le capriole.
Ha un sogno nel cassetto il giovanissimo “atleta-documentarista”, cha ama appassionare di volta in volta sia giovani che anziani: trovare un produttore che, insieme alle singole comunità locali, possa realizzare di volta in volta un documentario culturale, artistico, mostrando e valorizzando le bellezze delle singole cittadine e comunità con questa insolita ma originale arte da strada. Lui si sposta in bicicletta, con entusiasmo e grinta, realizza dei frame video e poi li monta. Ed ecco il capolavoro, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso volteggi, salti, equilibrio, scalate, arrampicate.
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