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Il gesto, per quanto semplice, non è passato di certo inosservato soprattutto dopo l’articolo pubblicato ieri da Casteddu Online. Nicola Loi, il pasticcere dal cuore d’oro che, ogni sera, dona le paste invendute ai poveri, finisce alla ribalta nazionale. Da Quartu Sant’Elena a tutta l’Italia, la storia viene ripresa da testate autorevoli quali Today e Il Mattino di Napoli. Le buste piene di cannoncini, brioches e croissant sfornati da qualche ora e lasciate appese fuori dalla sua attività, insomma, anche nel 2019 sono una notizia: “Una signora è venuta a ringraziarci e ci ha confessato che grazie al vassoio che le abbiamo messo a disposizione ben 10 persone hanno mangiato paste. Ed era da tempo che non me mangiavano”, ha detto, ieri, Loi. La sua attività è aperta da meno di un mese, “insieme a me lavorano altre tre persone” e ogni giorno, alle ventuno, anzichè gettare nella spazzatura le paste invendute, a turno le infilano dentro uno o più sacchetti e le lasciano sotto a un cartello con una scritta breve ma chiara: “Ogni sera alla chiusura lasceremo appesi fuori dei pacchetti con il non venduto. Per chi volesse…”. Non rimane ovviamente a guardare chi, al calar del buio, si avvicina e prende il cibo, il pasticcere. Ha semplicemente accettato di fidarsi del buon senso delle persone.
“Mi ha sorpreso, e non poco, finire anche su alcuni quotidiani nazionali”, confessa Loi, contattato nuovamente dalla nostra redazione: “Non sono di certo un eroe, tanti altri miei colleghi hanno scelto di donare le paste invendute ai poveri. Al mondo, anche a Quartu Sant’Elena, ci sono purtroppo persone meno fortunate. Ricordarsi della loro esistenza è un obbligo morale”.