Nessuna rassicurazione per i lavoratori degli appalti della Regione

Dall’incontro avuto oggi con i funzionari regionali e il capo di Gabinetto non vi è stata alcuna rassicurazione per le decine di lavoratori degli appalti regionali che temono per il loro futuro.

Prosegue la rivolta dei lavoratori degli appalti del servizio facchinaggio della regione e portierato Asl, che ieri hanno organizzato un sit-in di protesta sotto il palazzo del consiglio regionale in via Roma e, oggi, a fine mattina sono stati ricevuti per ottenere chiararimenti e  rassicurazioni che, puntualmente, non sono arrivate.

Il timore è che con i nuovi contratti fiduciari venga loro dimezzato lo stipendio dalle attuali 9 euro all’ora a quattro, addio alla 14esima, e a molti di loro tagliate le ore lavorative, o che addirittura siano licenziati.  I funzionari regionali e il capo di gabinetto Matteo Muntoni hanno risposto alle loro preoccupazioni affermando – secondo quanto riferisce il portavoce dei lavoratori Mattia Mazzuzzi – che “le gare per gli affidamenti adelgi appalti non sono ancora state assegnate e stanno valutando la documentazione fornita. “

“Oggi alle 18:30 ci riuniniremo insieme a tutti i lavoratori – spiega Mazzuzi- per decidere come muoverci. Stiamo cercando di trovare una soluzione al problema anche dal punto di vista legale che avevamo contattato qualche settimana fa. La situazione è molto difficile, ma non ci arrenderemo, useremo tutti i mezzi possibili per evitare questa batosta”.

Nessun sindacato di mezzo, questa battaglia la vogliono combattere da soli perché a detta loro “non sono stati tutelati quando venivano stilati i nuovi contratti”.

 

 


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