Eccoli, i carri blindati della Nato che, tra ieri e oggi, hanno bloccato le strade sarde per poter raggiungere l’aeroporto militare di Decimomannu e i due poligoni del Salto di Quirra e Decimomannu. In azione ci sono almeno 4mila militari e novecento tra mezzi aerei, terrestri e navali che sbarcheranno complessivamente nell’Isola sino al 26 maggio per l’esercitazione interforze Joint Stars 2023. Uomini, donne e mezzi saranno impegnati nella simulazione di operazioni di difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce derivanti dalle tecnologie emergenti. L’evento addestrativo verterà su una prima risposta civile ad una crisi umanitaria e di sicurezza pubblica e una successiva risposta militare interforze e multinazionale in aderenza all’articolo 5 del trattato del Nord-Atlantico, che stabilisce il principio di difesa collettiva in caso di aggressione a uno dei Paesi alleati. In particolare, verranno simulati scenari connessi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, all’antiterrorismo, al contrasto dei traffici illeciti, al soccorso di profughi e, più in generale, alle azioni di risposta in situazioni emergenziali.
Nel frattempo, fino al 14 maggio prosegue la Noble Jump, sotto l’egida del comando Nato di Napoli.