Nel Cagliaritano spuntano i lavoratori in nero: maxi multe della Finanza alle società furbette

Lavoratori in nero, utilizzati col trucco in varie aziende tra l’hinterland cagliaritano, il Basso Sulcis e la Marmilla: ecco i risultati delle brillanti operazioni della Guardia di Finanza


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Le Fiamme Gialle delle Tenenze di Muravera, Sarroch e Sanluri, nell’ambito delle attività’ di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno concluso tre controlli nei confronti di altrettanti realtà commerciali, operanti nel settore della grande distribuzione, della ristorazione e dell’artigianato.

 I target selezionati sono stati individuati a seguito di un’analisi a tavolino delle numerose informazioni presenti nelle banche dati in dotazione alla Guardia di Finanza, incrociate con le informazioni acquisite durante le quotidiane attività di controllo economico del territorio, che costituiscono una cartina tornasole del mutare dello scenario commerciale locale.

 Ne costituiscono puntuali esempi i casi riscontrati dai Finanzieri, che in un centro dell’hinterland cagliaritano, del basso Sulcis e della Marmilla hanno indirizzato le rispettive attività di controllo nei confronti di alcuni operatori commerciali che, a seguito di un’attenta analisi operata in ufficio sulla base delle informazioni acquisite, presentavano indici di irregolarità.

 Nello specifico, l’azione dei Finanzieri di Muravera è conseguente ad un’attività di controllo su strada, allorquando, dopo aver controllato la regolarità del carico trasportato a bordo di un automezzo, hanno identificato il conducente e acquisito i dati in ordine al suo profilo d’impiego.

 I successivi riscontri d’ufficio tesi a verificarne la regolare posizione lavorativa hanno evidenziato che lo stesso non risultava regolarmente assunto: è risultato, infatti, che, per cinque mesi, il lavoratore era stato impiegato “in nero” in modo saltuario senza la regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso di infortunio.

 Il datore di lavoro è stato diffidato a regolarizzarne la posizione ed è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di € 10.800.

 

Nel corso dei controlli, inoltre, è stato appurato che il dipendente in nero veniva anche retribuito in contanti, condotta, questa che rappresenta una violazione alle disposizioni entrate in vigore dal 1 luglio dello scorso anno, che prevedono il divieto di pagamento dello stipendio in contanti e l’obbligo per i datori di lavoro di effettuare il pagamento solo con strumenti tracciabili.

 

Per questa circostanza, al datore di lavoro è stata altresì comminata una sanzione amministrativa che va fino ad un massimo di € 5.000.

 

 

I militari di Sarroch, invece, a seguito di un controllo operato nei confronti di una società operante in un centro del basso Sulcis nel settore della ristorazione, hanno accertato che a fronte di 3 dipendenti presenti nel locale al momento dell’ispezione, uno di essi risultava essere in “nero”.

 

Il titolare dell’attività e’ stato diffidato a regolarizzare il lavoratore e gli è stata irrogata una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 10.800 €.

 

Le Fiamme Gialle di Sanluri, a seguito dell’esame della documentazione acquisita nel corso di un controllo operato nei confronti di un’azienda operante nel settore della grande distribuzione in un centro della Marmilla, hanno accertato che un lavoratore veniva impiegato in nero, in particolare negli orari di chiusura alpubblico, sia all’interno del magazzino che per il posizionamento della merce nelle corsie di un supermercato.

 

Anche in questo caso, il titolare dell’azienda è stato diffidato a regolarizzare il lavoratore ed è stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 21.600 €. Dall’inizio dell’anno sono 19 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cagliari.

 

Un fenomeno che impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità’ di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.


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