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La quota dei trecento giornalieri è già stata superata da giorni, e da settimane l’Isola si ritrova ad avere a che fare con contagi Covid a tripla cifra, nei classici report quotidiani. E, in vista del Natale, bisogna anche fare i conti con le nuove restrizioni, soprattutto per i non vaccinati, imposte dal Governo Draghi. Saranno delle feste all’insegna della prudenza, in Sardegna, come conferma e suggerisce l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu: “I picchi che stiamo registrando non sono al momento di livello tale da richiedere delle misure ancora più restrittive, come sta avvenendo invece in altre regioni. Continuiamo comunque a monitorare il quadro generale con la massima attenzione. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare i rischi dovuti alla diffusione delle varianti”. La Omicron su tutte, con una presenza stimata, in tutta Italia, almeno al ventotto per cento. Almeno, questo è ciò che emerge dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità. E allora, che fare? Più o meno comportarsi come il Natale 2020, con la differenza legata ai vaccini: “In queste festività l’imperativo resta non abbassare la guardia e mantenere il rispetto di tutte le misure anti contagio”, ammonisce il titolare della Sanità in Sardegna, “dall’uso della mascherina all’igiene delle mani, buone prassi che insieme ai vaccini rappresentano l’unico strumento per frenare l’avanzata del virus”.
Un’analisi, quella fatta da Mario Nieddu, a margine dell’inaugurazione del nuovo pronto soccorso del Santissima Trinità di Cagliari. Poco più di 33mila gli accessi registrati nel 2019, l’ultimo dato disponibile prima della pandemia e quindi della destinazione del presidio a ospedale Covid. I lavori, durati circa un mese, hanno portato all’ampliamento degli spazi della sala d’attesa, con spazi più che raddoppiati rispetto alla configurazione inziale, e al raddoppio dei posti letto nell’area dell’osservazione breve intensiva. Al momento il pronto soccorso riaprirà solo per l’accesso ai pazienti positivi al Covid: “I lavori”, spiega Nieddu, “sono stati realizzati in tempi rapidi, con un miglioramento generale degli ambienti a beneficio del comfort e della fruibilità degli spazi. L’aumento dei contagi e dei ricoveri a causa del Covid, in particolare in area non critica, ci costringe però a mantenere l’impostazione organizzativa dei presidi che fino ad ora ci ha consentito di gestire al meglio la pandemia. Oggi il pronto soccorso del Santissima Trinità riapre esclusivamente per i pazienti Covid, ma non appena il quadro epidemiologico lo consentirà potremo restituire alla città un servizio migliore sotto ogni punto di vista”.