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“Nessuna offesa al chitarrista che è stato solo gentilmente invitato a evitare espressioni di natura politica all’interno del locale”. I gestori del chiosco del Poetto, “Sesta Area”, rispondono alle accuse del giovane cantautore Marco Caredda, che proprio ieri, in un articolo su Casteddu Online, accusava i titolari dell’attività del lungomare cagliaritano di averlo insultato durante la sua esibizione nel locale, in particolare dopo aver cantato alcuni brani di De Andrè e Guccini. “Volevo solo suonare della buona musica senza politicizzare la serata”, aveva precisato il giovane.
Ma i gestori del locale non ci stanno e danno la loro versione dei fatti. “Gli è stato spiegato che la clientela era vasta ed eterogenea, e di diversi colori politici. In ogni caso non sono state mai utilizzate offese ed ingiurie nei suoi confronti. Il chitarrista ha portato a termine lo spettacolo, ed è stato regolarmente retribuito per la sua esibizione”. Nessun insulto, quindi, a detta dei titolari del chiosco. “La vera ragione dei dissapori – precisano – è da ricercarsi nel fatto che al ragazzo è stato chiesto di pagare la consumazione della sua accompagnatrice, visto che da accordi contrattuali era ricompresa nel compenso esclusivamente la sua cena”. E i gestori del locale, che parlano di “danni causati dalla campagna diffamatoria”, annunciano una battaglia legale contro il chitarrista.