Muroni-Maninchedda, è scontro aperto sul giornalismo di ieri e di oggi

L’assessore regionale attacca l’Unione Sarda, scontro senza precedenti


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Scontro politico-istituzionale tra viale Trento e Santa Gilla.L’assessore regionale ai Lavori Pubblici attacca l’Unione Sarda, il direttore Anthony Muroni pubblica su Fb un post al veleno.  “Ogni giorno ha la sua pena e dunque anche oggi siamo da presto al lavoro per cercare di continuare a fare il nostro dovere, affrontando con coraggio la crisi di sistema che porta i giornali a perdere copie in edicola. Per continuare a perderne meno degli altri (certificazione Ads) L’Unione proseguirà sulla strada del raccontarvi la verità. Specie su certi politicanti abituati a prendere i voti creando clientele attraverso le gestione di enti e bilanci pubblici. Gli stessi politicanti, già falliti come aspiranti giornalisti e aspiranti ispiratori di giornali oggi chiusi, che in ogni giorno regalato loro dalla vita su una comoda poltrona pubblica, mistificano la verità dei fatti, eleggendo L’Unione Sarda a principale problema della Sardegna”. Muroni non fa il nome di Maninchedda, dunque non è sicuro quale sia il suo bersaglio. Maninchedda invece fa il nome dell’Unione Sarda. E l’assessore sbeffeggia alcuni presunti scoop, come quello della statale 554. Che erano stati già pubblicati su Sardegna Quotidiano, il giornale nel quale l’assessore firmava editoriali in prima pagina. Ora i giornalisti che fondarono quel giornale sono tutti con Muroni, all’Unione. E l’assessore attacca: “Ieri il Consiglio regionale- scrive Maninchedda nel suo blog-  ha approvato la nuova legge sull’Ente di Governo d’Ambito, l’organo che stabilisce la tariffa dell’acqua, stabilisce l’entità delle cauzioni, stabilisce e vigila sui lavori di Abbanoa caricati sulla tariffa: un organo commissariato dal 2010. Non solo: la legge pone fine anche al Commissariamento di Enas, per la quale ora sarà possibile nominare legittimamente l’Amministratore Unico. Non solo: la legge trasferisce la rete pluviometrica dal Distretto Idrografico all’Arpas, in modo da completare tutte le dotazioni del Centro di Protezione Civile della Sardegna.
Ieri in Consiglio Regionale è andata in onda una forte sintonia tra maggioranza e Giunta, correttamente costruita in Commissione.
Forza Italia ha avuto un comportamento istituzionale, concorrendo ad alcuni emendamenti e dissentendo su altri.
L’Udc ha votato sempre con la maggioranza.
Oggi L’Unione ci comunica che la Procura ha aperto un’inchiesta sul blocco della 131 a Villasanta e fa una ricostruzione simpaticissima della ripresa dei lavori al km 40. La Regione in questa ricostruzione non esiste. Non esiste l’Accordo del 20 giugno 2014 e il cronoprogramma della riapertura dei lavori che prevedeva la consegna a fine gennaio che è stata giustamente posticipata per le piogge (se si fa l’impermeabilizzazione sotto la pioggia si procura un danno anziché un vantaggio). A momenti non esistono neanche i lavori che tutti notano, anche di domenica, passando nelle corsie strette della strade complanari. Non esiste il ponte per cui è stato interrotto il traffico a settembre. Incidentalmente si dice che sì, due chilometri sono stati riaperti, ma solo incidentalmente e comunque in ritardo sulla consegna dei lavori prevista nel 2010. La rescissione in danno dell’appalto? Dimenticata. I nuovi appalti? Dimenticati. E invece il merito dell’accelerazione a chi va? Al procuratore generale di Cagliari Ettore Angioni. Chapeau. Qualche settimana fa sempre L’Unione ha fatto un paginone sulle infiltrazioni della 554, senza dire una parola sul fatto che, dopo dieci anni esatti dai primi stanziamenti, finalmente la nuova 554 va a gara a giugno e non per stagionatura della pratica, ma per ciò che questa Giunta ha fatto con i Comuni dell’hinterland.
L’evidenza può essere sempre negata. Ma per quanto L’Unione cerchi di dire che la 131 è ferma, con evidenza va avanti, come va avanti la Sassari – Olbia (sbloccati altri due lotti), va avanti la 291 Alghero – Sassari, vanno avanti i 14 svincoli della 131 Nord, vanno avanti gli svincoli o comunque le soluzioni sulla 130 Cagliari – Iglesias. Loro continuino a dire che non succede nulla, e noi continueremo a fare. Noi facciamo opere, loro badino a non perdere copie con le mezze verità”. E lo scontro sembra appena cominciato.  


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