Muravera, spiaggia inclusiva ma senza volontari. Il sindaco: “Rispettino gli impegni”

Il sindaco Salvatore Piu chiede all’associazione “Domu Mia” di dare seguito alle garanzie date a febbraio scorso


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Il progetto “Spiaggia Inclusiva”? Si farà anche quest’anno nella spiaggia di San Giovanni a Muravera ma i volontari di Domu mia, che hanno proposto la replica dell’iniziativa della scorsa estate “rispettino gli impegni presi”. Lo chiede il sindaco del Comune di Muravera, Salvatore Piu, che ricorda come a febbraio nel corso di un incontro fra la Giunta comunale di Muravera e i responsabili dell’associazione “Domu Mia”, fra cui il presidente, Antonio Santus, sia stato concordato di scegliere una porzione di spiaggia differente rispetto a quella dell’anno scorso, nello specifico, quella più vicina all’estremità nord dell’arenile. “Si tratta di una scelta fatta di comune accordo con “Domu mia” in quell’occasione, una riunione a cui hanno preso parte il sottoscritto, insieme alla Giunta comunale e i responsabili dell’associazione, compreso il presidente, il signor Santus”, taglia corto il sindaco di Muravera, Salvatore Piu.
In buona sostanza, Santus ha denunciato la presunta decisione unilaterale del Comune di “concedere una porzione del litorale di San Giovanni a meno di 100 metri dalle rocce, in un’area che un’ordinanza della Capitaneria di porto considera off limits” e che “un’ordinanza della Capitaneria di porto di Cagliari, per motivi di sicurezza, vieta espressamente insediamenti balneari a meno di cento metri di distanza dalle rocce, dove il Comune vorrebbe farci collocare la piattaforma di oltre 140 metri quadri e, rincarando la dose, ha aggiunto che “lo abbiamo fatto presente da subito, visto che abbiamo presentato la domanda a maggio: c’era tutto il tempo per organizzarsi, invece non abbiamo avuto risposta. E neppure la Regione si esprime in merito. Avrei capito se ci avessero chiesto di spostarci dalla parte opposta, dove c’è la postazione del bagnino. Invece hanno pensato esattamente il contrario, in barba a tutte le disposizioni di legge”.
Una versione, quella del presidente di Domu Mia, totalmente respinta al mittente dal primo cittadino muraverese, Salvatore Piu: “Quanto dichiarato alla stampa è palesemente falso – ha spiegato Piu – La decisione di utilizzare una porzione di spiaggia differente per dar corso al progetto “Spiaggia inclusiva” che tanto successo ha avuto lo scorso anno, è stata presa insieme ai volontari di Domu Mia e allo stesso Santus. Eravamo tutti d’accordo, non c’è stata nessuna obiezione. E ora leggo che il Comune di Muravera avrebbe preso una decisione unilaterale”. Ma come mai è stato indidividuato un punto diverso rispetto a quello dello scorso anno? “Con i volontari di Domu mia a suo tempo convenimmo per una porzione di spiaggia dove poter offrire più servizi – ha argomentato il primo cittadino muraverese – La zona scelta per quest’anno ha un ampio parcheggio nelle immediate vicinanze, gli attacchi per l’acqua e la possibilità di installazione dei bagni chimici”.
Quanto all’asserito divieto di balneazione della Capitaneria di Porto, Piu è categorico: “La porzione di spiaggia scelta per la lodevole iniziativa dei volontari di Domu Mia, si trova oltre i 100 metri dall’imboccatura a mare della vicina peschiera” e non esiste alcun divieto di balneazione, tant’è che quel tratto di arenile è normalmente frequentato dai bagnanti e nessun problema di sicurezza.
In una missiva datata 7 giugno di quest’anno a firma del vicesindaco Cristiana Sogliano e indirizzata proprio all’associazione “Domu mia”, “comunica il proprio parere favorevole alla realizzazione di un punto a mare accessibile presso la spiaggia di San Giovanni, a condizione che venga realizzato secondo quanto già discusso e concordato nell’incontro congiunto tenutosi presso la Casa Comunale, ossia nella porzione di spiaggia antistante l’area asfaltata presente nel tratto terminale del lungo mare di San Giovanni”. Inoltre, prosegue il documento del Comune, “si evidenzia che l’area indicata da questa Amministrazione assicura il pieno rispetto di quanto disposto dall’art. 9 dell’ordinanza n. 0000069 del 10/05/2021 della Capitaneria di Porto di Cagliari, in merito ai divieti di balneazione”.
“La verità è che i volontari di Domu Mia hanno voluto, non so per quale ragione, forzare la mano e hanno presentato alla Regione lo stesso progetto dello scorso anno che prevede una “location” differente da quella concordata insieme – ha detto Salvatore Piu – Un gesto che si commenta da sé, una grave scorrettezza che denota l’incapacità di taluni a mantenere impegni e parole date. Il patrocinio del Comune alla loro iniziativa? Lo daremo esclusivamente se verranno rispettati gli impegni assunti a febbraio”.


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