Muore a 37 anni dopo le dimissioni dal Santa Barbara e dal Brotzu: “Parenti risarciti con 945mila euro”

Dopo 10 anni il marito e i familiari di una presunta vittima di malasanità ottengono un risarcimento. La donna era morta dopo essere stata rifiutata nei due pronto soccorso. Va avanti, in parallelo, il processo contro uno dei medici


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È morta nel 2013, a trentasette anni, dopo le dimissioni da due pronto soccorso, quello del Santa Barbara a Iglesias e quello del Brotzu a Cagliari. Una donna con problemi al cuore si era allora rivolta al suo medico di famiglia, ma era troppo tardi. Oggi, il Brotzu, con tanto di delibera ufficiale consultabile sul sito, ha deciso di risarcire con 945mila euro il marito e i parenti più stretti della donna. Le colpe, stando alle perizie eseguite, sono dell’ottanta per cento in capo al Brotzu e, per il restante venti, all’ospedale di Iglesias. È stato l’avvocato Renato Figari, per conto del Brotzu, a proporre la transazione economica poi accettata anche dal giudice. La triste vicenda si chiude quindi dopo un esposto e le battaglie penali. Sono stati il medico legale Silvio Savoia e lo specialista Andrea Salzano, come si legge in delibera, a rilevare “la sussistenza di profili di responsabilità dei medici di entrambe le strutture sanitarie” per il decesso della donna.

 

 

Il Brotzu pagherà solo una piccola parte dei 945mila euro, la maggior parte viene coperta dall’assicurazione. Intanto, va avanti il processo penale che vede coinvolto uno dei medici delle due strutture.
Salzano


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