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Multe troppo severe a Cagliari? La provocazione dell’opposizione: sanzionato anche Sant’Efisio.. Francesca Ghirra, Giulia Andreozzi e Francesca Mulas presentano un’interrogazione urgente al sindaco. E parlano di “controlli troppo severi, poca trasparenza, cittadini spaventati: dalle notizie riportate su quotidiani e social network sembra che i controlli a Cagliari stiano assumendo toni talvolta eccessivi. Alcuni cittadini lamentano di essere stati multati per un’interpretazione troppo rigida delle regole, altri riportano atteggiamenti intimidatori da parte delle forze dell’ordine, secondo altri ancora circolano informazioni poco chiare e addirittura discordanti anche sul significato dei termini “immediate vicinanze”, “assoluta urgenza”, “comprovata necessità”.
Le tre componenti dell’opposizione dunque avvertono: “Ormai abbiamo capito tutti che è necessario stare a casa per limitare la diffusione del virus. Ci siamo abituati a fare la spesa poche volte alla settimana, rispettare le distanze, evitare uscite non necessarie, rinunciare alla passeggiata al Poetto o al parco. Ci siamo adeguati anche a usare dentro i negozi guanti e mascherine, accessori ormai introvabili e costosi: li abbiamo accettati, nonostante si tratti di un’imposizione immotivata e contraria alle linee guida diffuse dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Abbiamo persino preso atto dell’obbligo di indossare le mascherine durante l’attività motoria nonostante il parere contrario dei medici sportivi. Tutto ciò senza aver avuto la possibilità di opporci al fatto che certi divieti siano stati imposti in spregio alle norme nazionali e che determinino comportamenti pericolosi derivanti da un falso senso di sicurezza.
La stampa locale riporta anche a Cagliari casi di persone che hanno dichiarato di essere state multate o rispedite a casa perché le giustificazioni non erano, secondo i controllori, sufficienti a motivare l’uscita, e questo nonostante le norme nazionali e l’ultima ordinanza regionale permettano attività motoria, inclusa una semplice passeggiata, vicino a casa.
Da un lato le statistiche ci parlano di due, tre persone sanzionate ogni cento controlli, dall’altra sentiamo in continuazione che “c’è troppa gente in strada”. Abbiamo divieti rigidissimi e multe, ma anche poca chiarezza tra chi è deputato a far rispettare le regole. E ancora: registriamo un numero di contagi contenuto, ma anche l’eccessivo allarmismo di chi, in Regione e in molti comuni della Sardegna, continua a emanare ordinanze fuori da ogni logica e da ogni principio di legalità.
Vogliamo capire se gli episodi riportati dalla stampa corrispondono al vero e, nel caso, se sui controlli sono state impartite linee guida chiare e univoche, nel rispetto delle disposizioni vigenti: per questo motivo presenteremo un’interrogazione urgente sul tema al sindaco e alla giunta.
Capiamo benissimo la condizione di stress in cui sono costretti a lavorare tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e lo sforzo straordinario che stanno facendo in questo momento. Chiediamo, però, che ci sia buon senso da parte di tutti. Lo abbiamo già detto quando in città sono comparsi gli orrendi manifesti noti ormai a tutti: le cittadine e i cittadini non meritano di essere spaventati e trattati come irresponsabili. A quaranta giorni dall’inizio dall’emergenza sono necessarie fiducia e rassicurazioni per trovare la forza di uscire quanto prima da questa terribile situazione”, scrivono Francesca Ghirra, Giulia Andreozzi e Francesca Mulas. La foto diffusa su Fb è di Simeone Latini, un fotomontaggio che risponde idealmente alla battuta del sindaco Truzzu di volere fare girare Sant’Efisio con l’autocertificazione.