Movida nel centro storico, nuovo Piano acustico dopo l’estate

L’opposizione: “Il problema non è il nuovo regolamento ma il rispetto della sentenza del Tar che aveva condannato il Comune a trovare una soluzione entro la fine di aprile”


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Un’altra estate senza Piano acustico, o meglio con quello adottato nel 1994. Il nuovo regolamento, a cui il Comune sta lavorando in queste settimane, è praticamente pronto ma l’iter di approvazione richiede una serie di passaggi in Regione e nei comitati di cittadini ed esperti per apportare suggerimenti e correzioni. “Cercheremo di accelerare il procedimento per approvarlo il prima possibile”, ha detto il sindaco Massimo Zedda in Consiglio durante la discussione di una mozione presentata da Forza Italia.

L’opposizione. “Il problema non è l’adozione del nuovo piano, che serve a legalizzare l’inquinamento acustico  – ha spiegato il capogruppo di Fi, Giuseppe Farris – Ma il rispetto della sentenza del Tar: il Comune avrebbe dovuto adottare un provvedimento risolutivo entro il 28 aprile, termine abbondantemente superato. Nel frattempo è stata emessa un’ordinanza sindacale che ha solo peggiorato una situazione già grave: il livello di rumore notturno rilevato e certificato dall’Arpas alla Marina, per esempio, supera quello emesso nelle aree industriali di giorno”. La mozione, con 21 voti contrari, è stata respinta.

Il sindaco. “Il problema dell’inquinamento acustico non dipende dai locali – ha replicato il sindaco Zedda – ma troppo spesso dalla maleducazione della gente che vogliamo arginare con l’ordinanza emessa qualche settimana fa. Una delle ipotesi su cui stiamo ragionando è quella di alleggerire la movida dei quartieri storici trasferendola all’Arena Sant’Elia, al Molo Ichnusa e negli spazi universitari. Proprio il polo giuridico-economico-politico di viale Fra Ignazio, per la presenza di poche residenze, si presta ad ospitare manifestazioni musicali per i giovani”.


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