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Cagliari, trasferire la movida dal centro storico al porto e al Poetto dopo la mezzanotte. È uno degli obiettivi del Comune che entro la fine dell’anno approverà un nuovo Piano acustico, dopo quello adottato dal commissario straordinario esattamente vent’anni fa. “Un piano – spiega il presidente della commissione Servizi Tecnologici, Fabrizio Marcello – che ad oggi appare del tutto superato dalle disposizioni nazionali e regionali, e che penalizza fortemente le attività poiché redatto senza tenere conto delle linee di sviluppo territoriale degli ultimi anni”.
Da una parte i residenti che, tra urla, schiamazzi e musica, non riescono a dormire la notte, e dall’altra i titolari di pub e ristoranti. L’obiettivo è creare una pacifica convivenza. “In primo piano c’è la salvaguardia degli abitanti, soprattutto quelli del quartiere Marina – aggiunge Marcello – ma, allo stesso tempo, non vogliamo danneggiare le attività commerciali presenti. Classificare il territorio non significa “vincolarlo” o escludere manifestazioni “temporanee” o particolari, ma tutelare la vocazione prevalente, residenziale, mista, produttiva o industriale che sia, in modo da porre dei limiti alle emissioni delle varie attività ed alle immissioni presso gli ambienti abitativi”.
Entro l’anno l’approvazione del nuovo Piano acustico. “Nuove regole – conclude il consigliere del Pd – che serviranno anche per definire tutte quelle situazioni dove, per l’assenza di norme precise, non è stato possibile dare concessioni per eventi musicali all’aperto”. Oltre a fissare limiti di orari e di decibel tollerabili, l’idea è quella di spalmare la movida in altre parti della città dopo la mezzanotte, e dare respiro ai residenti del centro storico che più volte hanno sollevato il problema del caos notturno. Magari al Poetto, dove ormai i chioschetti saranno aperti tutto l’anno, e nell’area portuale, in particolare al Molo Ichnusa: entrambi si prestano ad ospitare eventi e animazione per gli amanti della movida.