Non solo morsi, anche pugni e calci ai carabinieri: l’aggressione choc del nigeriano a Settimo San Pietro

I militari sono intervenuti per sedare una lite tra lo straniero e il suo datore di lavoro. All’improvviso la cieca aggressione, un militare si trova in ospedale con ferite profonde: “Escalation di violenza contro le Forze dell’ordine, vogliamo essere tutelati”


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Ha litigato con il suo datore di lavoro e, quando sono arrivati i carabinieri, due agenti della caserma di Quartu Sant’Elena, li ha aggrediti a morsi, calci e pugni. Così ha agito un nigeriano, ieri pomeriggio, a Settimo San Pietro. La lite furibonda, poi la cieca violenza: ecco la ricostruzione choc fatta dagli stessi carabinieri. Due militari feriti, uno gravemente: ha ferite profonde, lo straniero è riuscito a staccargli addirittura dei brandelli di pelle e ora, il carabiniere, si trova ricoverato all’ospedale. Sull’episodio arriva anche la netta condanna del sindacato “Pianeta sindacale carabinieri PSC Assieme”: “È l’ennesimo atto di violenza che crea sgomento e che riaccende i riflettori su come salvaguardare l’incolumità degli operatori di polizia. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà ai colleghi per avere operato con coraggio e professionalità. A questi valorosi colleghi va tutta la nostra stima e considerazione. lnfìne, un caloroso augurio alle loro famiglie”. Il nigeriano è stato arrestato, alla fine, e rinchiuso subito nel carcere di Uta.
Il sindacato dei carabinieri  “ribadisce che si rende assolutamente necessario  l’intervento delle competenti autorità perché analoghe condotte non debbano ripetersi. L’escalation di violenza contro gli operatori ha evidenziato l’inadeguatezza degli attuali provvedimenti normativi e la necessità di tutelare con ogni strumento l’incolumità di chi deve necessariamente esporsi, a grave pericolo per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica”. A dirlo sono il segretario nazionale Luigi Pettineo e il segretario generale Vincenzo Romeo.


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