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Appena una decina quelli parcheggiati provvisoriamente all’interno dell’ex compendio militare di Monte Urpinu, tra via Cagna e via Is Guadazzonis a Cagliari, altri ancora sostano in altre aree sempre di pertinenza della Regione Sardegna (tra l’altro, non è stato sborsato nemmeno un euro per affitti di capannoni privati per far sostare i mezzi in consegna ai rispettivi Comuni interni).
Fanno parte dei 60 scuolabus che sono stati acquistati per contrastare il calo demografico e venire incontro alle carenze dei trasporti nelle aree rurali. L’Assessorato dell’Agricoltura aveva destinato ingenti risorse destinate proprio ai servizi comunali e intercomunali di trasporto locale (una parte dei fondi del Programma di sviluppo rurale 2007-2013).
Ora saranno i sindaci delle cittadine dell’entroterra, in accordo con l’Assessorato regionale della Pubblica istruzione, a “prenderli in consegna” e utilizzarli per gli scopi previsti, alla luce del Piano di dimensionamento scolastico varato dalla Giunta: autobus da 9 posti per un importo di 4 milioni di euro, attingendo alle economie dei fondi Feasr. La decisione della Giunta è motivata dall’esigenza di tutelare gli studenti e le loro famiglie, garantendo un servizio essenziale che rientra anche nella filosofia più volte illustrata del piano di dimensionamento scolastico: garantire una scuola di alto livello senza creare alcun problema logistico. Il principio di complementarità tra i fondi strutturali ha permesso l’intervento dell’Assessorato all’Agricoltura attraverso i fondi Feasr.