Monserrato, Tomaso Locci proclamato sindaco: “Una vittoria da scrivere sui libri”

È ufficiale, Locci ritorna al governo della città, 4857 i voti validi ottenuti al ballottaggio: “Un anno fa mi hanno dato per spacciato, accusandomi di essere despota, razzista, fascista e misogino. Ho smentito tutti, adesso vado a lavorare per il bene dei cittadini”


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“Grazie, abbiamo realizzato qualcosa di impensabile in appena un anno”. Si commuove leggermente Tomaso Locci, subito dopo la proclamazione ufficiale avvenuta oggi in Comune: 4857 voti validi conquistati al ballottaggio, arriva la certificazione definitiva. E le chiavi del palazzo comunale ritornano tra le mani del 45enne che, dopo essere stato “scaricato” dal centrodestra,  riuscito a trionfare con l’appoggio di tre liste civiche: “Non abbiamo ambizioni assurde, solo quella di portare avanti i progetti iniziati nel 2016, mettendo sempre più al centro delle azioni i cittadini, con i quali continuerò ad avere un rapporto diretto. Grazie a tutti i candidati, senza di loro non ce l’avrei mai fatta”, afferma Locci, interrotto più di una volta dagli applausi dei tanti sostenitori e semplici cittadini che si sono presentati nell’aula dove è avvenuta la proclamazione ufficiale. E Locci ne approfitta anche per lanciare più di una frecciatina contro chi, negli ultimi mesi, l’aveva dato per spacciato.

 

“Questa è una grandissima vittoria che è degna di essere scritta in un libro di storia. Mi hanno isolato, dandomi del terrorista, del despota, del razzista, del fascista e del misogino. Ho smentito tutti e, adesso, sono pronto a lavorare per il bene della città già da domani”.


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