Monserrato – Scontro aperto per le affissioni sulle bacheche comunali, parte della minoranza attacca Locci: “Sono irregolari”. Il sindaco in carica: “La legittimità e correttezza formale sarà eventualmente verificata dagli organi competenti”. Da qualche giorno alcuni manifesti sono apparsi in città, manca poco oramai alle elezioni amministrative e i protagonisti si preparano per la campagna elettorale che è ai box di partenza. Per i gruppi Pauli Monserrato, La Svolta, 5 Stelle.
dei consiglieri Valentina Picciau, Andrea Zucca, Massimiliano Cao e Diego Portas lo spazio utilizzato non sarebbe in regola con le norme vigenti poiché bacheche riservate a “comunicazioni di natura istituzionali quali la convocazione dei consigli comunali o dei comizi elettorali. Comunicazioni che a causa del suo uso personale sono state coperte” spiegano i consiglieri.
Non solo, rincarano la dose e aggiungono: “Il sindaco Locci ancora una volta decide che nel bene o nel male l’importante per lui sia solo attirare l’attenzione. Inopportunamente spaccia per “affissioni di natura commerciale” l’affissione di un manifesto relativo alla sua campagna elettorale contenente il suo nome e le sue liste.Ora, se inizia la sua campagna elettorale definendola di natura commerciale, ci chiediamo cosa voglia vendere con questa sua candidatura e soprattutto quale prezzo dovrà pagare la cittadinanza”.
“Nessun sindaco nei 30 anni di autonomia ha mai utilizzato gli spazi di affissione pubblica comunale consentiti per sé, per il partito o la coalizione. Oltre ad aver occupato 4 su 6 dei pannelli riservati dalla delibera alla solo alla comunicazione istituzionale è comunque inopportuno farsi propaganda elettorale nelle bacheche comunali, assumendo una posizione privilegiata a scapito degli altri candidati sindaco”.
Alla richiesta di un intervento riguardo la questione, il sindaco Locci risponde: “Il comunicato del campo stretto fa invece emergere un dato politico inconfutabile: mentre da quella parte litigavano ancora su quanto largo o stretto sarebbe dovuto essere il loro inciucio e su chi, come candidato sindaco, si sarebbe assicurato un posto in consiglio comunale anche nel temuto caso di sconfitta, nella nostra coalizione era già tutto chiaro da tempo e siamo stati pronti più di degli altri a programmare e realizzare quanto ci siamo preposti di fare per prepararci al meglio alla competizione elettorale che inizierà a breve. Ne scaturisce un assaggio di quella che sarebbe l’azione amministrativa dei gruppi di liste a noi antagonisti: litigiosità interna e conseguente incapacità di programmazione amministrativa da nascondere cercando di gettare un po’ di fumo negli occhi ai cittadini. Un reviaval che i cittadini di Monserrato siamo certi non vogliano più vivere”.