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Scoppia la polemica sulla convocazione di una seduta del Consiglio comunale di Monserrato incentrato sull’emergenza Coronavirus. L’opposizione del Movimento 5 Stelle e del centrosinistra ha protocollato la richiesta il quindici aprile. Il ventinove parte la lettera al prefetto, l’oggetto è sin troppo chiaro: “Violazione del regolamento per le adunanze del Consiglio comunale”, le firme sono quelle di Gianfranco Vacca, Maria Antonietta Vacca, Caterina Argiolas, Alberto Corda, Andrea Zucca, Miriam Picciau, Valentina Picciau e Maria Francesca Congiu. Le lamentele mosse sono, principalmente, due: la convocazione della conferenza dei capigruppo “il 4 maggio” , con la seduta che avverrebbe oltre il termine previsto per legge di venti giorni, e la “convocazione in via ordinaria con la presenza fisica dei consiglieri” nonostante l’emergenza Covid-19. Così le opposizioni. La replica del presidente del Consiglio Piergiorgio Massidda e del sindaco Tomaso Locci non si è fatta attendere.
“Abbiamo risposto al Prefetto e all’Assessore – dichiara il Presidente del Consiglio Piergiorgio Massidda – facendo presente che a norma dell’art 8 del Regolamento del Consiglio Comunale la convocazione potrà avvenire entro Lunedì 4 Maggio per far si che il Consiglio si possa regolarmente tenere il 5 Maggio. Non è chiaro a nessuno quale irregolarità si possa riscontrare alla data del 29 Aprile come alla data odierna. In ogni caso, come noto a tutti i Consiglieri, stiamo ancora verificando la possibilità che entro tale data i sistemi informatici possano permettere la realizzazione del Consiglio in Videoconferenza poichè, dati gli spazi ristretti dell’Aula Consiliare, non è possibile rispettare l’attuale disciplina sul distanziamento sociale convocando un Consiglio Comunale in presenza fisica”. Locci aggiunge che “abbiamo preventivamente comunicato al Prefetto che a causa dell’emergenza Covid 19 (la quale ha distratto risorse umane e materiali per la predisposizione di un sistema di Smart Working con più di 60 dipendenti che stanno lavorando da casa) potranno riscontrarsi problematiche di carattere tecnico-informatico legate allo svogimento del Consiglio in Videoconferenza nel rispetto dei principi di tracciabilità, trasparenza, pubblicità e riconoscibilità. Nell’eventualità che questo non possa svolgersi entro il 5 Maggio, abbiamo convocato una Conferenza dei Capigruppo in presenza fisica dei soli Capigruppo (assicurando così il rispetto delle distanze prescritte), per dare riscontro alle informazioni richieste dalla minoranza e rispettare le loro prerogative e funzioni di verifica e controllo. Anche questo è stato contestato dall’opposizione con la pretestuosa motivazione di un rischio contagio; sei impossibilitato a convocare e loro contestano, convochi e loro contestano: ovunque ti giri non fai bene. Non vorremmo che l’immotivata contestazione riferita alla Capigruppo fosse un pretesto per non parteciparvi e provare a sostenere che non vi sono state informative alla minoranza; perchè significherebbe invece che quando un gruppo non è depositario di valide proposte o eccezioni, al confronto preferisce lo scontro. Ma noi lasciamo queste supposizioni alla vecchia politica – conclude Locci – e siamo invece fiduciosi nella buona fede della compagine di minoranza e nell’apporto che potranno dare al buon governo della nostra comunità. Per questo motivo noi andiamo avanti, sempre col sostegno dei cittadini e lavorando, insieme ai Settori Amministrativi tutti, per l’intera collettività senza riserva alcuna”.