Monserrato, nomi impossibili e vita da superstar: ecco i buoi di Sant’Efisio

Mancaicipprovasa e Nonciarrenescisi, e Faidibbiri e Acchinisesi, vivono per essere belli. Grazie alla dedizione della famiglia Cabras, che per mantenerli spende 14mila euro l’anno


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di Vanessa Usai

Vivono a Monserrato in un terreno di due ettari, mangiano bene e si tengono in forma in vista della sfilata più importante dell’anno. La vita idilliaca di Mancaicipprovasa e Nonciarrenescisi, e di Faidibbiri e Acchinisesi, somiglia un po’ a quella delle modelle di Victoria’s Secret, se non fosse per la mole non proprio da passerella e per la distanza Cagliari-Nora e ritorno, che somiglia più a una maratona che a una sfilata di moda. E certo non è facile rubare il palcoscenico al santo più amato dai cagliaritani, ma i buoi che trainano il cocchio di Sant’Efisio, due tonnellate di maestosità bovina, non passano di sicuro inosservati.

Innanzi tutto per i loro nomi bizzarri. La tradizione agropastorale vuole che i gioghi abbiano degli appellattivi di fantasia con un senso compiuto solo se detti in accoppiata, che nel caso dei buoi in questione, tradotti letteralmente in italiano, diventerebbero Ancheseciprovi Nonciriesci, e Fattivedere Chisei. Tra i requisiti richiesti per superare le rigide selezioni ci sono la razza sardo modicana, una dimensione mastodontica e un pelo scuro e lucente. “Ma per quello – precisa il signor Gianni Cabras, che alla processione più lunga d’Italia con i suoi buoi non ha mai fatto brutta figura – basta l’olio di gomito”. Come a dire che in parte è merito di madre natura, ma anche il signor Cabras ci mette del suo, per far arrivare i suoi animali lustri e perfetti all’appuntamento del 1 maggio. Ogni giogo gli costa circa 7mila euro l’anno, 14 mila euro che la famiglia Cabras sborsa di tasca, per passione e devozione. Perché a Monserrato allevare i buoi di Sant’Efisio é una vera e propria tradizione, che dal 1992 è stata presa in consegna dai fratelli macellai, e da allora ‘carradoris’, Efisio e Gianni Cabras. “Essere carradoris è una grande responsabilità, che io sento particolarmente perché sono anche un confratello di Sant’Efisio, e voglio che tutto vada alla perfezione”, spiega Gianni. Oltre ai buoi, la famiglia Cabras mette a disposizione anche 5 cavalli, e i due figli del signor Efisio sono loro stessi cavalieri miliziani.

Quest’anno Mancaiciprovvasa e Nonciarrennescisi, che con i loro 10 anni di età sono il giogo veterano, assieme a Faidibbiri e Acchinisesi, i piccoli di casa, di 4 anni, avranno il compito di portare il santo da La Maddalena spiaggia e Villa d’Orri il 1 maggio, da Villa San Pietro a Pula il 2 maggio e da Villa D’Orri a La Maddalena spiaggia il 4 maggio. Con loro, a darsi il cambio, ci saranno altri due gioghi provenienti da Sarroch. La vestizione, ad opera della famiglia Orrù, si terrà per tutti, come da tradizione centenaria, nella chiesa cagliaritana di Santa Restituta.

Ma cosa fanno i buoi superstar durante il resto dell’anno? Essere belli è un privilegio:  solo eventi mondani. A Monserrato, Pirri, Quartucciu o Orroli,  i buoi monserratini sono richiestissimi in tutte le feste del Campidano. Ma la giornata degli Oscar, quella è il primo maggio.

(nella foto, Gianni ed Efisio Cabras con i loro buoi)


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