Monserrato, Locci replica a Ghiani: “Cittadini ostaggio dei vecchi politicanti come lui”

L’assessore spodestato della delega allo Sport aveva invitato il sindaco “a farsi un esame di coscienza, affinché il Comune non rimanga prigioniero di un uomo solo al comando”


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Il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci, non ci sta ad essere tacciato di dispotismo, e all’assessore Franco Ghiani – che dopo essere stato ‘spodestato’ della delega allo Sport, venerdì scorso, aveva invitato il primo cittadino “a farsi un esame di coscienza, affinché il Comune non rimanga prigioniero di un uomo solo al comando” – replica: “Se di qualcuno i cittadini di Monserrato sono prigionieri, lo sono di coloro che in 25 anni hanno ridotto la città come oggi la conosciamo e, per volontà o incapacità, vorrebbero proseguire seppur operando da bancate differenti”.

Premettendo di essere abituato a prendersi le proprie responsabilità, “a differenza di chi ha imparato a far politica all’opposizione e di coloro che da 25 anni scaricano i loro successi e inefficienze riguardo ai disastri di Monserrato, gli uni sugli altri”, il sindaco si rammarica di non aver individuato fin dal principio la persona adatta a far ripartire lo sport, a causa di pressioni, logiche e spartizioni da vecchia politica: “Le logiche dei politicanti ancora presenti nelle nostre istituzioni, logiche che, per il bene dei cittadini di Monserrato, chiedo a coloro che ancora hanno intenzione di sostenermi, di lasciare fuori dal mio ufficio”, afferma Locci. “La nuova politica che incarno – spiega il sindaco – ha bisogno di risultati che non possono prescindere dalle capacità di realizzarli”. Invece, nei passati due anni, lo sport sarebbe rimasto al palo: “Solo grazie al diretto interessamento del sottoscritto si è riusciti ad aprire le palestre di Via Tonara e di Riu Saliu”, sostiene Locci.

“C’è una sola forma di rispetto che guida e guiderà la mia azione amministrativa: il rispetto per la mia città e per i miei concittadini – conclude il primo cittadino – le scuse, il rimbalzarsi le responsabilità gli uni con gli altri, le lascio ai rappresentanti della vecchia politica”.