Monserrato, l’auto non esiste ma la paura sì: “Il finto venditore ha minacciato di uccidere i miei figli”

LA STORIA – È choccata e impaurita una 32enne, incappata in una truffa online. Ha versato 350 euro di anticipo per una Chevrolet promessa solo su Facebook: “Ho cercato di riavere indietro i soldi ma un giovane, di origine Rom, ha tirato fuori scuse e mi ha mandato messaggi terribili, arrivando a prendere anche una mia foto insieme ai miei bambini. Sono terrorizzata, spero che i carabinieri lo blocchino”


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Ha visto un’auto a buon prezzo nel Marketplace di Facebook, ha versato un acconto di 350 euro e, di punto in bianco, si è ritrovata a vivere un incubo. La protagonista di una vicenda sfociata, al momento, in una denuncia ai carabinieri di Monserrato per truffa e minacce è una casalinga di trentadue anni, della quale omettiamo il nome per tutelare lei e i suoi figli minorenni. Ci sono pagine e pagine di chat Whatsapp tra lei e quello che si è rivelato essere un finto venditore: “Dal nome e cognome ho solo saputo che si tratta di un cittadino di origine Rom”, dice la donna. Nella denuncia, il nome riportato è effettivamente quello di un uomo di origine nomade. Tutto comincia il 14 febbraio scorso: “Ho visto l’annuncio di un’auto, Citroen modello C8, in vendita a 1800 euro. Ho contattato via chat il venditore, ci siamo accordati per vederci il giorno successivo ma poi mi ha avvisato che l’aveva venduta e mi ha proposto una Chevrolet Orlando a 1200 euro”. La donna fiuta l’affare e versa subito 350 euro: “Soldi che sarebbero serviti, stando a quanto mi aveva detto, per l’atto di vendita”. Il finto venditore si sarebbe infatti recato in una agenzia di pratiche automobilistiche di Quartu per effettuare il passaggio di proprietà. Il 16 febbraio la trentaduenne effettua un bonifico istantaneo: “Il ragazzo mi ha promesso che avrebbe portato tutti i documenti al mio compagno, a Cagliari. Ma, non avendo avuto nessun incontro nel luogo prestabilito, ho iniziato a chiamarlo ripetutamente al cellulare. Gli ho implorato più volte di rendermi i soldi e lui, per prendere tempo, mi ha proposto varie tipologie di rimborso mai avvenute, scrivendomi ‘Ma sai quanti soldi ho inc***** e non mi hanno mai fatto nulla?”.
Da lì alle minacce il passo, purtroppo, è stato breve: “Gli ho detto che mi sarei rivolta alle forze dell’ordine e lui mi ha dato dell’infame, della morte di fame e della spia, e che avrebbe detto ai suoi parenti di cercarmi per tutta Cagliari per farmela pagare. Ha pubblicato su Facebook la foto del battesimo di uno dei miei figli, dopo averla estrapolata, lì c’è anche il mio compagno e gli altri due nostri piccoli”, prosegue la donna. “Durante una telefonata, il 16 febbraio, ha minacciato di morte me e la mia famiglia, dicendomi che avrebbe scoperto dove vivo e che avrebbe ammazzato i miei tre figli minori. Ha anche ricontattato mio marito, dicendogli di risolvere la cosa da uomini e dandogli appuntamento fuori da un bar di Quartu. Lui, ovviamente, non c’è andato e oggi sono andata dai carabinieri. Prima di bloccarci ovunque, anche su Whatsapp, ci ha mandato una foto della nostra attuale automobile”. Sarà ora compito dei militari analizzare le prove portate dalla donna, conversazioni online incluse, e rintracciare il finto venditore. “Spero che i carabinieri lo blocchino, sono terrorizzata”.


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