Ora stanno bene e sono al sicuro tra le cure e le coccole del personale veterinario di “Shardana” e hanno già trovato una famiglia che si prenderà cura di loro appena saranno in grado di mangiare da soli.
Una storia a lieto fine quella di quattro gattini nati pochi giorni fa e strappati crudelmente alla mamma: due sorelle, Simona e Debora, dopo aver notato i cuccioli, non si sono voltate ma li hanno raccolti da mezzo la strada e portati a casa. Hanno immediatamente postato foto e richiesta di aiuto su Facebook, cercando disperatamente una gatta balia che potesse prendersi cura dei piccoli. Purtroppo ciò non è avvenuto ma, con un tam tam di messaggi e telefonate, sono stati informati alcuni amministratori che si sono immediatamente attivati per i piccoli felini. A raccontare l’accaduto è il presidente della commissione benessere animale Saverio De Roma: “Io e Ignazio Tidu siamo stati contattati per trovare una soluzione per dei gattini affamati, con gli occhi ancora chiusi, che non avrebbero avuto ancora molto da vivere senza cibo e le cure necessarie. Grazie al sindaco Tomaso Locci, al comandante della polizia municipale Massimiliano Zurru e all’assessore all’ambiente e al benessere animale Piroddi, siamo subito riusciti a collocarli presso la struttura Shardana che hanno confermato che i piccoli, senza latte, non sarebbero sopravvissuti a lungo”. Chissà da quanto tempo erano nella scatola lontani dalla mamma, stretti l’uno all’altro e ignari della crudeltà che solo l’essere umano riesce a generare. Una pratica spietata quella di abbandonare i cuccioli non ancora autosufficienti: sarebbe bastato attendere che i cuccioli fossero svezzati e darli in adozione. Solo qualche settimana e la loro vita non sarebbe stata messa in pericolo. De Roma comunica anche che si sono già prenotati diversi cittadini per adottare i cuccioli: una storia che merita di essere raccontata per sensibilizzare verso gli animali e per mettere in evidenza che basta veramente poco per evitare la morte certa agli amici a quattro zampe, ossia la generosità di chi li salva e l’attivazione immediata da parte delle istituzioni. Prassi comuni e scontate? Assolutamente no: ma in questo caso, per fortuna, sono avvenute.