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Monserrato “Città del Vino”: istituzionalizzata l’importante carica che permetterà alla città di entrare a far parte del “Circuito del vino” e non solo. Il sindaco Locci: “Auspichiamo di aprire un museo del vino, sarebbe il primo in tutto il Sud Sardegna”.
La cultura vitivinicola monserratina è da decenni conosciuta e stimata anche a livello nazionale: ogni anno trionfa al Vinitaly di Verona e la prima cantina sociale nata in Sardegna è proprio quella di Monserrato che, sino a ieri, non godeva ancora del riconoscimento istituzionale. Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale è stata approvata la delibera che permetterà alla città, tra l’altro, di ospitare e organizzare importanti eventi e che “dà merito a tutte le persone che da decenni lavorano in campagna e si adoperano per la produzione del vino”, spiega il sindaco Tomaso Locci. “Negli anni 70, 80 e 90 avevamo i migliori innestatori delle vigne che insegnavano il mestiere in tutta la Sardegna e grazie alle famiglie Locci, Pibiri e Massidda, molto conosciute nell’ambito del vino sin dagli anni 50, si arrivava a produrre oltre 30 milioni di litri. Era la prima città per la produzione ed era impensabile che non avesse questo titolo”. Oltre a entrare a far parte del “Circuito del vino” che permetterà a Monserrato di poter ospitare eventi come “Cantine aperte”, “un altro nostro desiderio è creare il museo del vino che nel Sud Sardegna ancora non c’è”.