Monserrato, conclusa la lunga autopsia su Mattia Ennas: la verità tra due mesi

Il corpo del 19enne al Policlinico, fine di esami e verifiche da parte del medico legale. Non ci sono novità evidenti, ma per poter svolgere tutte le analisi sui reperti ci vogliono sessanta giorni


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“Nessuna novità evidente”. Il corpo di Mattia Ennas, almeno a livello superficiale, non ha “raccontato” nulla di particolare: dopo la riesumazione dal cimitero di Quartu Sant’Elena, due giorni di analisi e verifiche da parte del medico legale Roberto Demontis e del suo staff. Presente anche il consulente nominato dalla famiglia. Dopo il sopralluogo di ieri nel palazzo di Mulinu Becciu dal quale è precipitato il giovane il 25 agosto scorso, oggi è stata ufficialmente conclusa l’autopsia. Tutti i reperti adesso devono essere analizzati nel dettaglio: “Non è emersa nessuna novità evidente, ci vogliono almeno sessanta giorni”, spiega il legale dei genitori del giovane morto, Gianfranco Piscitelli.

 

Quindi, dopo gli accertamenti disposti dal sostituto procuratore Enrico Lussu, arriva il tempo dell’attesa. Mattia Ennas si è suicidato oppure, dopo quella notte movimentata trascorsa al Poetto di Quartu, qualcuno gli ha fatto del male? Perché è andato in quel palazzo di via Businco? Ma soprattutto, sul suo corpo sono stati trovati segni di violenza? La verità si conoscerà non prima di gennaio 2020.