Monserrato, avvisi sulle tombe: “L’unico modo per rinnovare le concessioni”

Lo spiega il primo cittadino Locci: “Impossibile, l’impresa di dover risalire ai legittimi assegnatari o ai loro discendenti aventi diritto, essendo passati in molti casi molto più dei 30 anni concessori, essendoci concessioni scadute in alcuni casi anche da oltre 15 anni”


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Le comunicazioni apposte nelle tombe del Cimitero di Monserrato? “Sono state apposte in quanto finalizzate al rinnovo delle concessioni che riguardano tombe e loculi interessati dalle stesse”. Lo comunica il primo cittadino Tommaso Locci che spiega di aver adottato questo sistema perché, “secondo esperienza e prassi, il più efficace ed adottato dalle Amministrazioni Comunali. Questo poiché sarebbe in alternativa non solo ardua ma spesso impossibile, l’impresa di dover risalire ai legittimi assegnatari o ai loro discendenti aventi diritto, essendo passati in molti casi molto più dei 30 anni concessori, essendoci concessioni scadute in alcuni casi anche da oltre 15 anni. Trovo corretto e comprensibile che un qualunque cittadino che non ha mai ricoperto cariche esecutive o consiliari all’interno di un amministrazione comunale, possa trovare l’iniziativa curiosa e chiedersi i motivi di un’azione di questo tipo da parte dell’Amministrazione; trovo invece singolare che soggetti che hanno ricoperto incarichi elettivi all’interno della nostra amministrazione possano contestare e criticare tale iniziativa, quando essi stessi nulla hanno fatto quando erano nella posizione di poterlo fare, e cioè in quella di Sindaci o di Consiglieri Comunali. Stiamo infatti disquisendo, come già ricordato”, aggiunge Locci, “di concessioni rilasciate, in moltissimi degli 814 casi riscontrati, oltre 45 anni or sono, senza che nessuno dei Sindaci che mi hanno preceduto si sia mai attivato per regolarizzare la situazione: insomma, il bue che da del cornuto all’asino. Per ciò che riguarda il quantum del rinnovo, previsto per 30 anni dal momento della scadenza, quantificato in € 998,00, questo scaturisce da una delibera adottata dal precedente Commissario, delibera che l’amministrazione che guido ha semplicemente applicato; applicato a seguito di una puntuale verifica che ha evidenziato l’importo tra i più bassi dell’intero hinterland. Attualmente questo importo è già dilazionabile su 5 rate nel corso di un anno, e si cercherà di portarlo ad una dilazione più ampia nei casi richiesti. Inoltre”, conclude, “chi dovesse rinnovare più di una concessione avrà la possibilità di affrontarle una per ogni anno, senza perdere il diritto alla stessa per quelle che dovesse iniziare a regolarizzare negli anni successivi alla prima. La trasparenza e il rispetto delle regole sono finalmente entrate nel modus operandi di chi ci amministra”.


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