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Monserrato verso il ballottaggio, dopo le elezioni amministrative che hanno decretato il rush finale, già avvenuto nel 2019, tra Locci e Picciau si profilano gli scenari. Locci: “Ben vengano appoggi dai cittadini, ma non faremo alcun accordo”. Picciau: “Daremo voce al 60% della cittadinanza che ha espresso profonda delusione nei confronti dell’attuale amministrazione”. Dopo un giorno di stop post risultati elettorali, oggi i candidati a sindaco della città dell’hinterland cagliaritano sono scesi nuovamente in campo: due settimane piene di appuntamenti, le prossime, in vista del ballottaggio che si svolgerà domenica 23 e lunedì 24. Se da parte del sindaco uscente, 3805 preferenze contro 2043, quelle ottenute da Picciau, si profila la stessa linea adottata durante tutta la campagna elettorale, per la possibile prima sindaca della città, invece, si prospetta il campo largo, quello che, conti alla mano, avrebbe potuto assicurare la vittoria al primo turno. Così non è stato, però, i 5 Stelle hanno appoggiato Picciau mentre il Pd si è schierato con Efisio Sanna. Nessuna dichiarazione ufficiale in merito a questo, da parte dello staff di Valentina Picciau viene sottolineato che “daremo voce al 60% della cittadinanza che ha espresso profonda delusione nei confronti dell’attuale amministrazione.
Il benessere del cittadino è al primo posto, in una comunità che ha bisogno di cambiare direzione”. Per Tomaso Locci, invece, nessun dubbio o ripensamento, anzi: “La lista più votata è stata quella civica, Monserrato Libera, non facciamo accordi con i partiti ma ci rivolgiamo ai cittadini. Tanti i progetti messi in cantiere, realizzati e da inaugurare, il nostro impegno continua. Nessun apparentamento politico per noi, dall’altra parte hanno già fatto l’inciucio”.
In attesa del ballottaggio, insomma, una sfida a distanza tra i candidati a sindaco.
L’analisi del voto: quello che è emerso dalle urne lunedì notte è che la lista civica ha superato quelle politiche. Monserrato Libera si afferma al primo posto, 1695 voti, 400 quelli per Saverio De Roma, candidato a consigliere, il primo partito è Riformatori Sardi, Andrea Massidda 144 voti, preceduto solo da un’altra lista civica. Il Pd si ferma al quinto posto, 638 preferenze, 129 a Maria Francesca Congiu, la più votata del partito, mentre Fratelli d’Italia, al settimo posto, ha ottenuto 507 voti, Maristella Lecca, la più votata del partito, ha portato a casa 167 preferenze.