“Mio marito in coma al Brotzu, rischia di perdere una gamba: chi sa la verità si faccia avanti”

È sconcertata Giulia Tidu. Suo marito è stato trovato sul guard rail del Ponte Vittorio, il suo Liberty Piaggio cento metri più avanti. La donna, nonostante sia una delle ipotesi della polizia, è certa: “Non avrebbe mai fatto guidare lo scooter ad altri. Dovranno operarlo, forse gli amputeranno la gamba sinistra: se un automobilista dovesse averlo colpito si faccia avanti e non si tenga questo grosso peso sulla coscienza”

Era ancora a letto, Giulia Tidu, quando suo marito, Giuseppe Massa, 70 anni, è uscito dalla loro abitazione di via Schiavazzi, nel rione cagliaritano di Sant’Elia. Ex muratore e pizzaiolo, da qualche anno in pensione, i tipici acciacchi dell’età: quasi ogni giorno era solito fare qualche giro, all’aria aperta, in sella al suo Liberty Piaggio. Oggi, però, è successo qualcosa di brutto e grave: un incidente, il volo sul guard rail del Ponte Vittorio, le tante ferite e il trasporto, in codice rosso, al Brotzu, dove è arrivato in coma: “Non si è ancora ripreso, dovranno operarlo e rischia di perdere la gamba sinistra”, dice la moglie, che ha contattato la nostra redazione. La polizia Locale cerca testimoni dello schianto: forse qualcun altro guidava lo scooter, forse Massa è stato colpito da un’auto. Ci sarebbe un ragazzo, visto scappare a piedi poco dopo l’incidente, ma anche su questo punto non ci sono certezze. “Aveva avuto un altro incidente, nella zona di Su Siccu, ma tantissimi anni fa, roba molto vecchia. Era stato colpito da un’ischemia, qualche anno fa”, prosegue la moglie.
“Ne sono certa, mio marito non avrebbe mai fatto guidare lo scooter ad altri”. A Sant’Elia l’uomo è conosciuto, un fatto scontato in un rione dove c’è molto il senso di comunità. “Non so se mio marito abbia avuto un malore e abbia fatto tutto da solo, o se qualcuno l’abbia investito e poi se ne sia andato. Se, però, il mio Giuseppe fosse rimasto vittima di un incidente, allora chiedo sia a eventuali testimoni sia all’investitore di farsi avanti: chiamate la polizia Locale, non tenetevi un grosso peso sulla coscienza”.