Minorenne bullizzato e picchiato a Cagliari, la madre: “Ha lividi alle gambe e un occhio gonfio”

L’aggressione al Cep, all’origine battute e prese in giro per l’aspetto fisico di un 15enne. La mamma della vittima, una 35enne: “Non è la prima volta, più volte ho cercato di parlare con i genitori di questi giovanissimi, ma è inutile: mio figlio non ha più l’orologio, l’avevamo pagato 120 euro. Se non me lo restituiranno denuncerò tutto ai carabinieri”


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“Non è la prima volta”. Una frase che, unita a quella che a tutti gli effetti è un’aggressione scaturita da un episodio di bullismo, come spiegato anche dai carabinieri, fa tremare le vene nei polsi. E, infatti, è avvenuto anche lo scorso agosto. Ieri sera, in una piazzetta di via Archimede, nel rione cagliaritano del Cep, un minorenne è stato picchiato da un tredicenne. Il baby aggressore, prima di passare alle mani, avrebbe preso in giro un altro giovanissimo, puntando sul suo aspetto fisico. Poi, le botte. E un orologio sparito. È stata la stessa vittima a chiamare la madre, che è intervenuta nel giro di pochi secondi e che ha chiesto aiuto a una pattuglia dei carabinieri, di passaggio nel rione. Lei, una trentacinquenne cagliaritana, non riesce a darsi pace: “Già una settimana fa, in piazza Giovanni, uno dei miei figli è stato avvicinato da questo ragazzino. Gli ha chiesto l’orologio, lui si è rifiutato di darglielo”. E, per tutta risposta, avrebbe ricevuto un “avviso” tutt’altro che piacevole: “Gli ha detto che se non glielo dava con le buone gliel’avrebbe dato con le cattive. Ieri sera mio figlio mi ha chiamato subito dopo l’aggressione”. La donna, insieme ai carabinieri, ha raggiunto il Mc Donald’s di via Bacaredda, dove si sarebbe dovuto trovare tutto il gruppetto. Lì, però, i controlli effettuati non hanno sortito nessun effetto. E l’orologio, “un Prince color oro con brillantini, vale 120 euro”, non è saltato fuori.
La giovane mamma ha provato a parlare con i genitori del gruppetto all’interno del quale si anniderebbero dei violenti: “Ma è stato inutile, una delle madri mi ha addirittura detto che mio figlio si sarebbe picchiato da solo”. La 35enne è preoccupata: “Mio figlio ha lividi nelle gambe e in testa e l’occhio sinistro gonfio”. Le sue condizioni, fortunatamente, non sono gravi. “Basta con tutta questa violenza”, tuona la donna. Che promette di ritornare in caserma: “Se l’orologio non salterà fuori entro oggi andrò a fare una querela dai carabinieri”.