Migranti, attentati contro strutture di accoglienza a Sassari: “Ferma condanna”

Ripetuti attacchi incendiari contro le strutture di accoglienza a Sassari: “Ferma condanna”


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“I ripetuti attentati incendiari nei confronti di strutture destinate all’accoglienza di migranti sono un segnale negativo che non bisogna sottovalutare ma che soprattutto rende necessaria una riflessione attenta da parte di tutti.

 

Non si può pensare che le politiche di accoglienza siano condizionate da atti criminali che niente hanno a che vedere con i valori di cui la nostra isola e la nostra città si sono sempre fatte portatrici. Valori di democrazia, rispetto della legge, ospitalità e attenzione per chi si trova in condizioni di difficoltà.” Lo scrive in una nota il consigliere comunale del PD Salvatore Sanna.

“A Sassari sono già due gli episodi in poco tempo, l’ultimo solo qualche giorno fa. Ad esser prese di mira sono state due villette che avrebbero dovuto ospitare altrettanti centri di accoglienza. Episodi inaccettabili per i quali voglio prima di tutto rivolgere la mia solidarietà più totale sia ai proprietari delle abitazioni che a chi dovrebbe gestire i centri. Ma vorrei anche ricordare che in queste strutture ad essere accolte sono persone che arrivano nel nostro Paese da luoghi nei quali le condizioni di vita sono diventate impossibili da sostenere. In moltissimi casi sono anche minori, orfani, bambini che meritano lo stesso trattamento che riserviamo ai nostri figli naturali.

C’è un’emergenza da affrontare e proprio le strutture destinate alla microaccoglienza possono essere una valida soluzione. Tutto questo però non può avvenire se si continuano a pagare le conseguenze delle continue campagne di odio che mirano solo a creare divisioni e barriere, a mettere gli uni contro gli altri, a creare le condizioni per alimentare fatti come quelli avvenuti nei giorni scorsi a Sassari e in altri centri dell’isola. Mi rendo perfettamente conto che l’integrazione non sia un processo semplice e che sia necessario uno sforzo ed un impegno di tutti. Ma prima di ogni cosa bisogna evitare e condannare fermamente ogni tipo di atto di violenza o di intolleranza perché altrimenti non si può parlare di una società civile e matura, pronta per affrontare anche emergenze come quella dei migranti.


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