Applausi e – quasi – una standing ovation per Carola Rackete al termine della sua audizione davanti alla commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) del Parlamento europeo. La capitana della Sea Watch 3, raccontando proprio il caso che l’ha vista protagonista in un difficile braccio di ferro per ottenere lo sbarco dei 53 migranti a bordo della nave, ha puntato il dito contro la Ue. “Dove eravate quando abbiamo chiesto aiuto?”, ha detto nel corso del suo intervento. “L’unica risposta che ho avuto allora è stata da Tripoli, dove non potevo andare. In Europa, la culla dei diritti, nessun governo voleva 53 migranti. È stata una vergogna. Le istituzioni mi hanno attaccata. Sono stata lasciata sola. I governi hanno eretto muri, come se sulla nave ci fosse la peste”, ha attaccato. continua a leggere su QUOTIDIANO.NET