Migranti a Cagliari: “Accoglierli è giusto, scappano dalle guerre causate da noi occidentali”

Padre Gianni Zampini dirige una comunità saveriana in via Sulcis, che ospita anche stranieri: “Sono giovani che fuggono da miseria e povertà causate da noi, vogliono un futuro migliore come i sardi che cento anni fa sono andati negli Usa e in Argentina”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA. Cosa ne pensate?


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di Paolo Rapeanu

Gli ultimi due ospiti sono Dawit e Mulugeta, arrivati grazie al progetto del corridoio umanitario della Caritas: “Sono ospitati nella nostra casa, vedremo come inserirli nella società italiana”, spiega padre Gianni Zampini, a capo della comunità saveriana di via Sulcis, parlando dei due ragazzi eritrei arrivati in città dopo essere rimasti in un maxi campo profughi in Etiopia: “Diamo ospitalità e alloggio, e poi anche inclusione sociale con il supporto della Caritas. Ho lavorato per tanti anni in mezzo ad altri poveri e culture, mi sono trovato bene. Bisogna realmente conoscere perché questa gente scappa dalla propria terra”, dice il saveriano, “sono giovani che vogliono costruirsi un futuro migliore, per loro sembra che l’Europa possa essere” il luogo adatto, “come cento anni fa per i sardi che andavano negli Stati Uniti e in Argentina a lavorare”.
C’è una grande polemica legata al tema dell’accoglienza, anche per via delle iniziative intraprese, in tema di arrivi di migranti, dal nuovo Governo: “Tanti scappano da situazioni di guerra e povertà causate da noi occidentali. Le nostre industrie per andare avanti hanno bisogno di petrolio, ferro, bauxite, alluminio e carbone, materie prime. I cellulari” hanno bisogno “del coltan, lo estraggono bambini che vanno sotto terra e ricevono come paga una miseria”.


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