Migranti a Cagliari, non una sola parola dal sindaco e dalla Chiesa

Ondata di sbarchi senza precedenti a Cagliari, profughi sotto il Municipio. Ma il sindaco e l’arcivescovo hanno scelto il silenzio, neanche una richiesta al governo o una parola di conforto. 


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Non una sola parola, in questi giorni, sui migranti. Non una sola parola di conforto, soprattutto, per loro. Nè dal sindaco Massimo Zedda, nè dall’arcivescovo Miglio. Le due principali istituzioni cagliaritane restano zitte, immobili, in silenzio, di fronte alla settimana nera dell’ondata di sbarchi clandestini a Cagliari. La Chiesa non raccoglie neanche l’appello di Papa Francesco, che appena due giorni fa aveva dichiarato: “Aiutiamo i migranti, respingerli significa uccidere”. Parole che, va detto, non hanno minimamente scalfito i razzisti, e i salviniani sempre ben presenti nelle bacheche di Fb sull’argomento.

I migranti hanno invaso il centro di Cagliari, hanno occupato piazza Matteotti, hanno dormito sotto il Municipio. Hanno occupato il porto urlando di non volere restare in Sardegna. La risposta è stata il rumore delle proteste della destra, ma anche l’imbarazzante silenzio della sinistra e della Chiesa cagliaritana. Il sindaco non ha fiatato, non ha detto una sola parola per commentare la cartolina pietosa diffusa in tutto il mondo a ferragosto della sua città con i profughi sotto il suo ufficio. Ma non ha detto neanche una parola di sinistra, come ad esempio fece su un tema diverso in consiglio comunale quando affermò che “non esiste a Cagliari nessuna emergenza creata dai parcheggiatori abusivi senegalesi, tra loro ci sono tanti onesti e qualcjhe delinquente, come tra i cagliaritani”. Zedda avrebbe potuto almeno chiedere al governo di non lasciare la città sola davanti all’emergenza profughi esplosa con 35 gradi all’ombra, come hanno fatto i sindaci delle altre città coinvolte. Perchè è chiaro che non è colpa del Comune, ma di chi ha lasciato Cagliari senza i mezzi adeguati, comprese le forze di Polizia. Si è scelto un imbarazzante, assordante silenzio, la vera vacanza della politica su un tema a dir poco stretegico. I migranti, comunque la si pensi, chi li aiuta?   


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