Migliaia di donne senza lavoro da mesi in Sardegna, il settore delle fiere e dei congressi non riparte: “Ristori? Solo dalla Regione”

A Radio CASTEDDU, l’imprenditrice Clara Pili. “Ci chiediamo come mai si stia parlando della riapertura di cinema e teatri e non si parli di eventi che sono ancora bloccati”.


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Migliaia di donne senza lavoro da mesi in Sardegna, il settore delle fiere e dei congressi non riparte: “Ristori? Solo dalla Regione”. A Radio CASTEDDU, l’imprenditrice Clara Pili. “Ci chiediamo come mai si stia parlando della riapertura di cinema e teatri e non si parli di eventi che sono ancora bloccati. Noi abbiamo sostanzialmente chiesto che ci venga comunicata una data per la riapertura, perché, come ho detto anche altre volte non possiamo aprire una serranda e chiuderla il giorno dopo, abbiamo bisogno di programmare, di tempo che può essere anche una data ipotetica che ci consenta di poter ripartire. Siamo in zona bianca e potremmo fare già qualcosa utilizzando dei protocolli estremamente rigidi. Potremmo già lavorare, avere una possibilità che non viene assolutamente contemplata. 
Oggi sono intervenute diverse istituzioni, abbiamo chiesto di poter instaurare un tavolo di confronto per poter raccontare quelle che sono anche le nostre regole, i regolamenti dei congressi che ci hanno imposto. Quando si parla di eventi, si pensa al concerto, ai mega assembramenti ma non è questo il caso. Stiamo organizzando eventi non di quel genere ma si parla di congressi, piccoli o medio-grandi, che sono comunque molto controllati e che subiscono dei passaggi, delle verifiche che li rendono molto più sicuri che andare in un supermercato o in certi negozi di abbigliamento sabato sera. 
Il nostro comparto è composto più del 70% da donne, abbiamo chiesto di poter avere degli aiuti che sono già previsti in un certo qual modo dalle misure che hanno messo già in campo. Però queste misure aiutano, incentivano l’assunzione di nuovo personale e noi abbiamo tutto il personale in cassa integrazione che non rientrerebbe nelle misure che la regione ha finanziato perché bisognerebbe essere inattivi da almeno 12 mesi. Quindi abbiamo chiesto di avere degli aiuti, degli aiuti economici per la ripresa, per poter avere degli sgravi per il nostro personale, quello che già abbiamo formato e che ci serve per riprendere immediatamente a lavorare. Dalla Regione c’è stata un’apertura importante che coglieremo. 
Nonostante la zona bianca ben poco è cambiato per tutte le imprese, noi, di fatto, non abbiamo visto cambiamenti a parte i ristoranti, bar che hanno avuto sicuramente un giovamento, tutto il resto, per noi, non è cambiato niente. Per questo ci chiediamo: Qual’è il beneficio di avere una zona bianca? “. 
Risentite qui l’intervista a Clara Pili del direttore Jacopo Norfo e di Paolo Rapeanu 
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