È notizia di ieri che due stanze del reparto “Dh Talassemia Età evolutiva”, situate al secondo piano dell’Ospedale Microcitemico, attualmente utilizzate per le terapie trasfusionali dei pazienti con talassemia, sarebbero state assegnate ad un altro dei servizi presso lo stesso Ospedale. “Esprimiamo il nostro massimo disappunto per l’ennesima decisione perpetrata dalla Asl 8 ai danni della comunità di persone con talassemia – accusa Matteo Pusceddu, presidente di Thalassa Azione – che afferisce all’Ospedale Microcitemico che ci onoriamo di rappresentare”.
la denuncia. “Negli ultimi anni – continua Pusceddu – assistiamo ad una sempre maggiore occupazione da parte di altri servizi di un Ospedale che, come dice la delibera istitutiva dello stesso, è nato per assicurare tutte le esigenze assistenziali, diagnostiche e terapeutiche conseguibili in regime ambulatoriale e di Day-Hospital nei confronti dei talassemici in età evolutiva e post evolutiva. Adesso dall’occupare gli altri piani dell’Ospedale, si sta passando all’occupazione degli spazi già direttamente occupati per la cura delle persone con talassemia. Spazi che già non sono sufficienti, oltre che scandalosamente fatiscenti (i lavori di adeguamento promessi due anni fa dall’allora Direttore Generale della Asl 8 Dr. Emilio Simeone non sono mai stati svolti). E non è sufficiente nemmeno il personale, come possiamo osservare ogni mattina nei reparti. Il fatto che in un momento in cui si discute di riorganizzazione delle Aziende Sanitarie, in cui si parla di riorganizzazione degli spazi per la nostra cura, venga presa una decisione simile, ci sembra quantomeno sintomatico della poca attenzione che viene riconosciuta alle persone con talassemia. Non è nostra attenzione accettare ciò e siamo pronti ad azioni concrete e dimostrative affinché la cura della talassemia abbia l’attenzione che merita e abbia gli spazi e il personale adeguato”.
Al riguardo si è espresso anche Ivano Argiolas, presidente della nostra Federazione Thalassa Azione Centrale Onlus. “Evidentemente – dice – qualcuno pensa che le persone con talassemia siano in via di estinzione. Non è così e continuiamo ad essere portatori di esigenze sanitarie gravi. Abbiamo bisogno di più spazi e di maggior personale. Spesso dobbiamo attendere le trasfusioni perché mancano questi due requisiti essenziali. Chiederemo un incontro urgente con l’Assessore alla Sanità Arru”.