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“Non paga del tentativo fallimentare di diventare presidente della Regione, la scrittrice Michela Murgia ora vuole diventare leader dell’opposizione indicando ai consiglieri di centrodestra priorità e singole battaglie da affrontare. Se questo non fosse ridicolo sarebbe patetico”.
Commenta così Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, un post su Facebook in cui l’autrice di Cabras ha criticato la recente mozione, di cui il primo firmatario è l’esponente di FdI, presentata per chiedere alla Giunta di vigilare contro l’introduzione della “teoria gender” nelle scuole sarde. “Risulta particolarmente penoso che la Murgia, nel tentativo di screditare l’operato dell’opposizione, si concentri su un evidente refuso presente nel testo della mozione stessa”, aggiunge Truzzu. “L’autrice de L’Accabadora dovrebbe sapere che, a differenza sua, i Consiglieri regionali non possono contare su editor capaci che riscrivano al meglio le loro bozze”.
Secondo Salvatore Deidda, coordinatore regionale di FdI, “alla scrittrice armata di penna rossa e blu sarebbe bastata una lettura basata più sul merito che sulla forma di un provvedimento che affronta un tema tutt’altro che secondario, per capirne il senso. La mozione è già stata presentata e approvata in Veneto e Lombardia perché proposta da Fratelli d’Italia a livello nazionale, in quanto verte su un problema sentito da molte famiglie italiane”.
“Il principio che si vuole difendere col nostro atto – spiega Truzzu – è che riconoscere la diversità tra uomini e donne non significa discriminare, il vero principio dell’eguaglianza non nega l’esistenza delle differenze, non le azzera, ma le accoglie e le valorizza in quanto portatrici di ricchezza e di complementarietà. Questo deve essere un concetto base dell’educazione che famiglie prima e scuola poi dovrebbero dare ai propri ragazzi”. Troppo spesso e troppo forzatamente, invece, si sta cercando di imporre un nuovo modello educativo, studiato a tavolino con il contributo esclusivo delle associazioni Lgbt, senza coinvolgere associazioni ed enti rappresentativi dei genitori.
“Se la Murgia pensa che si possano infilare, in provvedimenti come la famigerata Buonascuola di Renzi, norme volte a scardinare dei valori di riferimento di famiglie e cittadini, con il pretesto che ‘i problemi seri sarebbero ben altri’, sappia che noi questo discorso lo ribaltiamo in toto”, concludono Truzzu e Deidda. I quali ricordano, comunque, che “Fratelli d’Italia si è occupata sin dalla scorsa legislatura della questione delle trivellazioni nel Campidano; delle battaglie per la continuità territoriale; della Saremar; dei lavoratori precari; della metanizzazione dell’Isola; di Abbanoa, del futuro dei poligoni militari. Michela Murgia, che aveva promesso nonostante la sconfitta alle Regionali di continuare la sua esperienza politica anche nelle elezioni amministrative, invece è sparita. Dov’era? Ora lo sappiamo, su Facebook”.