Lavora all’Assl come assistente sociale e conosce abbastanza bene il mondo della sanità, Thomas Schewe, 64enne di Quartu Sant’Elena. Da più di una settimana il suo obiettivo principale è riuscire a trovare un hub o un centro vaccinale, possibilmente non in capo al mondo, per fare somministrare a sua moglie, Annalisa Olla, “invalida civile con la sclerosi multipla e cieca”, la quarta dose di vaccino contro il Coronavirus. In piena estate, con i contagi che sono risaliti, “siamo angosciati. Ho provato a prenotare più volte attraverso il sito ufficiale, mi sono stati forniti tutti i codici postali di Cagliari ma, alla fine, mi hanno sbattuto lontanissimo, a Sanluri. Sono almeno 45 minuti di macchina e mia moglie va aiutata in tutto e per tutto”, osserva l’uomo. “È mai possibile che non ci sia un posto più vicino, magari proprio a Cagliari?”. Schewe ha rifiutato il posto a Sanluri e, oggi, è arrivata l’ennesima doccia fredda: “Ho chiamato nuovamente il call center e mi è stato detto che non c’è più posto nemmeno lì. Mia moglie è più angosciata di me, è un soggetto fragile e vuole essere protetta”. Ma, sinora, il suo desiderio è rimasto tale.
“A gennaio abbiamo avuto entrambi il Covid, siamo guariti dopo poche settimane. Ora siamo in estate e vorremmo poter vivere più serenamente. Spero, con tutto il cuore, che la Regione si attivi per risolvere un problema che, come noi, sicuramente staranno vivendo tanti altri cittadini”.