“Mia figlia in attesa del tampone a Elmas, mai fatto: ha perso un mese di scuola”

Tosse e mal di gola, la segnalazione all’Ats e l’attesa infinita. Sabrina S., madre di una bambina di 11 anni: “Tampone mai fatto, dopo settimane di ‘abbandono’ la pediatra che l’ha segnalata ha firmato il certificato per farla tornare a scuola: tutto ciò è normale?”


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Tosse e mal di gola che non passa nemmeno con l’aerosol, la visita dalla pediatra e la segnalazione del caso all’Ats. Dopo nove giorni di assenza da scuola, è indispensabile tornare tra i banchi in totale sicurezza. “Con il tampone che certifichi la negatività al Covid, peccato che a mia figlia non sia mai stato fatto”. A raccontare il caso è Sabrina S., 32 anni, mamma di un’undicenne di Elmas. Tutto inizia il 13 ottobre: “La bambina ha iniziato ad avere tosse e mal di gola. Dopo qualche giorno di aerosol, visto che non passava, ho chiamato la pediatra. La visita è stata fatta il 20 ottobre, ci ha fornito una cura e tre giorni dopo, vedendo che la gola era arrossata, ha deciso di mandare la segnalazione all’Ats per il tampone”. E inizia la lunga attesa, nei fatti mai terminata: “Nessuno ci ha chiamato, dopo una settimana ho avvisato la pediatra e le ho chiesto di fare il tampone a pagamento. Mi ha detto che dovevo attendere l’Ats”. La donna non si perde d’animo, “nel frattempo, il 25 ottobre, dopo 5 giorni di antibiotico, mia figlia non aveva più il mal di gola e la tosse. Ho fatto varie telefonate e inviato anche un’email il 5 novembre a [email protected]“. Oggetto? “Urgente”. Nell’email si legge che “stiamo aspettando da due settimane che qualcuno ci chiami per fare il tampone, la bambina ha bisogno di tornare a scuola e mettere piede fuori casa, cosa che non fa da 3 settimane. Per favore fatemi venire al più presto per questo tampone perchè a questo punto positiva o negativa la faccio uscire lo stesso. P.S.: Al momento e anzi da più di 10 giorni non ha nessun sintomo”.
Risposta? “Nessuna”. Alla fine la pediatra ha scritto un certificato per la piccola: “Certifico che sulla base dell’esame clinico effettuato in data odierna, non presenta al momento segni clinici e/o sintomi riferibili a malattia infettiva in atto. Dalla raccolta anamnestica personale riferita risulta che il soggetto, negli ultimi 14 giorni, non ha avuto segni o sintomi riferibili a malattie contagiose, inoltre non convive e non ha avuto contatti con persone riconosciute affette da malattie trasmissibili. Alla luce di quanto sopra il soggetto non presenta al momento attuale clinicamente e anamnesticamente condizioni che controindicano la frequenza in comunità”. Tradotto: l’undicenne può tornare a scuola: “È tornata oggi, dopo aver perso un mese di lezioni”, osserva, arrabbiata, la madre: “La cosa più grave, in tutto questo. è che non le è stato fatto alcun tampone e le hanno solo tolto il diritto allo studio, lasciandola indietro e abbandonata”.


In questo articolo: