Il mercato delle case conquistato dall’Est. Cinesi e russi “nuovi” cagliaritani

Denaro frusciante o assegno: in città aumentano gli stranieri che si possono permettere di acquistare casa senza dover ricorrere a mutui o prestiti. Tra loro c’è anche chi sceglie Cagliari come “buen retiro” dopo una vita di lavoro


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Di Paolo Rapeanu

Mattone in crisi? Decisamente no, almeno per quanto riguarda l’acquisto di case. Gli euro girano, ma a farli girare sono soprattutto gli stranieri. Cinesi e russi su tutti, ma c’è anche una buona fetta di compratori polacchi e turchi. Arriva dall’Est la “linfa” per il mercato immobiliare cagliaritano. E, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone che hanno già messo radici in città da tempo. Come i cinesi. Proprietari di negozi, ristoranti e saloni di parrucchiere che, dopo anni di business, riescono ad avere quattro mura “solide” e per sempre. Mercato sempre stabile, invece, sponda sardi: in aumento le case comprate in città, in diminuzione gli affari nell’hinterland, a causa della crisi.
“Prima le affittavano, adesso le acquistano direttamente. I cinesi hanno una forza economica decisamente alta”, spiega Michele Ruopoli, 43 anni, collaboratore della Bianchi Immobiliare e numero uno della Ruopoli Immobiliare. “Niente di strano, si tratta di famiglie i cui figli sono nati a Cagliari. Buono il mercato anche con i russi, i polacchi e i turchi. Una buona parte arriva in città in età da pensione, e scelgono di vivere qui perché è una bella città di mare. Sono tante le case attualmente in vendita a Cagliari e nell’Area vasta, e le vendite si svolgono in maniera molto più accurata rispetto al passato. Adesso, con 150mila euro, si può avere un appartamento dentro le cosiddette mura cittadine, fino a non molto tempo fa ciò era, se non impossibile, molto difficile”.


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