Denunciato il contestatore della Meloni, il liceo Fois di Cagliari si complimenta: “Coraggio e creatività”

L’istituto celebra il giovane entrato nel palco con la bandiera arcobaleno durante il comizio della leader di Fdi: “E’ un nostro è studente. E’ stata una civilissima e performatica contestazione”. Durissimo il deputato Deidda: “E’ arrivato a toccarla. Gravissimo. E se l’avesse spinta? Se l’avesse colpita?” Il manifestante è stato fatto salire, sotto controllo, per evitare problemi di ordine pubblico


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È stato fatto salire per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico. Ma si è beccato una denuncia per turbativa del comizio elettorale. Il giovane salito sul palco con la bandiera arcobaleno per contestare Giorgia Meloni è un ex studente del Fois. E il liceo cagliaritano l’ha anche lodato nella pagina facebook ufficiale.

Faceva parte di un gruppo di 4 persone che stava creando problemi alle vicino all’area riservata ai disabili. Il servizio d’ordine di Fratelli d’Italia ha segnalato la presenza dei 4 e tutti sono stati denunciati anche per resistenza a pubblico ufficiale. Alla fine il ragazzo è stato fatto salire sul palco, ma sotto stretto controllo delle forze dell’ordine, senza che la sicurezza di Fdi se ne accorgesse. Giorgia Meloni ha poi gestito la contestazione sul palco. Dopodiché il ragazzo è stato identificato e denunciato.

I complimenti del Fois. “Grazie d’essere presente nel rappresentare un mondo migliore possibile con civiltà, cultura, coraggio, creatività e buone maniere, la democrazia è bella per questo”. Sono i complimenti che il liceo artistico e musicale di Cagliari Foiso Fois ha rivolto al giovane che ieri sera è salito sul palco di piazza del Carmine con la bandiera arcobaleno per contestare la leader di Fdi Giorgia Meloni. Un ex studente del Foiso Fois, “in uscita dall’Accademia di Belle Arti di Sassari”, si legge nella pagina Facebook dell’istituto che ha parlato di “civilissima e performatica contestazione”. Il giovane è stato denunciato dalla polizia per “turbativa del comizio elettorale”.

Di tutt’altro avviso Saldatore Deidda. “Un individuo sale sul palco di Giorgia Meloni, con la sua bandiera arcobaleno, parla, gesticola, tocca Giorgia e poi è costretto a lasciare il palco, “smontato” dalle fredda e convinta (lei è così) reazione della stessa Giorgia. Ma quanto è grave che un soggetto sia salito su un palco, passando dalla zona riservata alle persone disabili e arrivi a toccarla?”, ha chiesto il deputato Fdi, “vi immaginate se fosse accaduto al contrario, su un palco dove parlava Letta e Boldrini? Se l’avesse spinta? Se l’avesse colpita? Ovviamente ora sono costretti a gettare acqua sul fuoco e scrivono “si è visto subito che era inoffensivo”. Da cosa?  Dalla bandiera Arcobaleno?

Oltre al contestatore LgBt”, aggiunge, “in fondo la piazza ecco i soliti “Antifascisti” indipendentisti che come loro solito vorrebbero impedire gli altri di esprimere il proprio pensiero. Già. Con nessuno dei nostri militanti che ha reagito alle provocazioni, al tentativo di disturbare o a chi evidentemente cercava rogna e aggressioni. Perché Cagliari, la Sardegna deve tollerare questi violenti? Chi c’è dietro questi violenti? Chi da loro protezione e agibilità politica?”

In tarda mattinata il post del liceo Fois sparisce dalla pagina Facebook dell’istituto. “In quanto docente del Foiso Fois, individualmente responsabile, di un post che rischia d’essere male interpretato (e per questo ritirato dai canali social dell’istituzione), ritengo opportuno precisare che il Foiso Fois non ha appoggiato il contenuto e la modalità di comunicazione dell’attivista che ieri è salito sul palco durante il comizio di comunicazione (chiaramente è giusto che s’assuma le responsabilità individuali dinanzi la legge di quanto ha fatto), ciò che sostenevo da docente pubblico, e che ho tradotto per qualcuno in inno o celebrazione, è la stata la libertà d’espressione del giovane uomo che oggi non è uno studente del Fois, e che si muove in autonomia nel nome delle proprie idee”, scrive Domenico Di Caterino.
“Non è compito di un docente e men che mai dell’istituzione scolastica pubblica prendere posizione politica”, aggiunge, “compito della pubblica istruzione è supportare uno scambio d’opinioni civile e democratico in un’ottica di crescita e formazione comune fondata sul rispetto dell’altro.
Non volevo sostenere che fosse giusto intervenire, il mio intervento mirava a supportare il pubblico dibattito e la capacità e la comprensione della politica di sapere ascoltare le istanze delle nuove generazione.
Quando c’è confronto dialettico tra generazioni si fa didattica e pedagogia, questo celebra la scuola pubblica e in un’ottica civica è bello (come ieri è accaduto) che questo celebri la politica.
Tengo anche a puntualizzare che non c’è nessuna contrapposizione politica, rispetto a una forza politica, che a Cagliari nei confronti dell’istituzione Foiso Fois, ha sempre palesato disponibilità e cura programmatica rispetto alla formazione e all’alta formazione artistica e musicale, in un’ottica di successo scolastico e formativo degli studenti.
Personalmente, invito in tale ottica il giornalismo locale e nazionale, a non contrapporre un’istituzione pubblica scolastica a una qualsiasi forza politica, la scuola in quanto istituzione è altra cosa, grazie per l’attenzione”.