Andata e ritorno delle anime, arrendendocene. Non si capisce, con un’occhiata superficiale, e non è neppure il caso di polemizzare contro i Mericaniiii, tanto meno con Halloween. Addentrandoci nel meandro del circuito delle Anime, ricorriamo più che alla storia scritta alla nostra adolescenza ed ai tanti amici. Adolescenza vissuta, ormai in tempi remoti, con annessa e divertente festa delle Anime in un paese dell’Ogliastra. Su spassiu fudi meda. Scusate il tono spregevole e volgare, a chi scrive questa festa di Halloween fa “specie”. Abbiamo una tradizione secolare e festeggiamo le americanate andate e tornate. Lo spunto mi è venuto ieri, attraversando le strisce pedonali, da una mamma che rispondeva al suo bimbo, aveva appena visto zucche finte, maschere ecc., giovedì è la festa di Halloween. Così è.
Allora si diceva, un paesino dell’Ogliastra, neppure poco abitato circa 5.000 residenti, il trentuno si svuotava una zucca vera, si tagliava in modo opportuno e si accendeva una candela. Si metteva nel posto più scuro della via, seguiva la vestizione con un semplice lenzuolo e si andava casa per casa a chiedere gli omaggi. Il risultato era divertimento semplice e alla resa dei conti noci, castagne. Se eri fortunato caramelle. Iniziavano poi le prove di temerarietà, dei fuochi fatui chi sapeva, per cui chi aveva coraggio doveva affacciarsi al cimitero nella periferia del Paese. Questa è un’altra storia delle follie e delle sfide dei bimbi, allora io Halloween non lo conoscevo, tanti coetanei neppure. Da semplice divertimento ritorna a noi per consumo commerciale. E non ci piace..in questo fine settimana ogliastrizzatevi e imbarbaritevi: is animeddas, su prugadoriu & co, ops scusate l’americanooooooo. Donate dolci o doni per alleviare le pene. Tanto le anime vagano, vagano, vagano gironzolanoooo..e i “ragazzi” sono in giro.