
È iniziata la drammatica conta dei danni che i nubifragi di questi ultimi giorni hanno provocato in tutto il Medio Campidano. Poche ore di intensa e violenta pioggia sono state in grado di mettere in ginocchio centinaia di imprenditori agricoli. Questa mattina a Samassi si è svolta una riunione straordinaria presso l’aula consiliare di via Grazia Deledda in cui amministratori locali e regionali del territorio, associazioni di categoria, imprenditori agricoli e attività produttive si sono incontrati per definire un’azione comune che consenta di far fronte all’emergenza causata da questi eccezionali eventi meterelogici. Per quanto riguarda le imprese agricole operanti nel territorio di Samassi, esse potranno segnalare gli eventuali danni subiti a seguito del maltempo degli ultimi giorni, utilizzando il modulo reperibile nell’apposita sezione del sito istituzionale del servizio regionale competente e in formato cartaceo anche presso gli uffici comunali. Quantificare esattamente i danni, per il momento, è pressoché impossibile. Sono centinaia gli ettari coltivati che sono stati sommersi dall’acqua.
Nella zona di Pimpisu tra Serramanna, Villacidro e Samassi hanno tracimato i canali. Le acque hanno inondato campi e capannoni, divelto recinzioni e compromesso la viabilità delle strade interne. Preoccupazione per gli imprenditori agricoli ma anche tanta rabbia. La coltura del pomodoro da trasformazione è perduta. Tutto il prodotto giace ormai marcio nei campi. Per tutta la giornata di ieri Mauro Pili, deputato e leader del Movimento Unidos, è stato sia nei campi con gli agricoltori, per constatare di persona la perdita totale del prodotto che ha causato la chiusura forzata, dopo soli circa dieci giorni di lavorazione, dell’industria per la trasformazione del pomodoro “Casar” di Serramanna, che per le vie rurali durante il nubifragio, testimoniando in diretta il dramma delle esondazioni dei canali.
Ma non solo pomodori. Anche la vendemmia imminente è seriamente compromessa. “La poca uva risparmiata dalle malattie causate dalle alte e umide temperature è seriamente danneggiata dalle piogge eccessive. Il grado zuccherino subirà senz’altro delle variazioni importanti” spiega Giampaolo Lai, imprenditore agricolo serramannese. “Stesso discorso per i carciofi. La troppa umidità del terreno causerà un ritardo nella coltivazione di non meno quindici/venti giorni, sempre che le piogge si interrompano, e in futuro potrebbero subire danni sulla produzione con moria di piante dovuta sempre all’eccessiva umidità del terreno”. Alla riunione di stamattina è intervenuto anche Pier Paolo Cotza, ex assessore comunale, di Setzu. “La mia zona, eccetto Barumini, non ha subito ingenti danni. Quello che è impensabile è che nel 2018 possano accadere queste cose. È vero che gli eventi atmosferici di questi giorni sono stati eccezionali e continuativi ma la poca pulizia, la scarsa prevenzione e la pressoché mancata bonifica del territorio hanno accentuato di gran lunga i danni”.
Anche l’amministrazione di Sanluri, altro centro gravemente colpito da questa ondata improvvisa e inaspettata di maltempo, è già al lavoro per cercare di arginare la difficile situazione. Il sindaco Alberto Urpi ha stanziato 300 mila euro, che erano destinati per la realizzazione della piscina comunale, per effettuare dei lavori straordinari in via Matteotti e viale Rinascita. Ne sono stati richiesti altri 700 mila alla Regione insieme a una deroga al Governo per poter usufruire di altri 700 mila euro vincolati dal patto di stabilità. Stesso scenario a Sanluri Stato, altro centro del Medio Campidano tra i più colpiti dai nubifragi. Ingenti i danni alla viabilità e alle campagne e notevoli sono stati i disagi che si sono verificati nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi di San Michele, precisamente nella S.P 59. I canali, a causa delle forti precipitazioni, sono esondati aprendo una voragine. Completamente allagata la “strada 6” e gli abitanti della zona hanno dovuto allertare i vigili del fuoco che sono immediatamente intervenuti per prestare soccorso.