Maxi traffico di droga in Sardegna, arrestati i “fornitori” della banda di Arzu e Ghisu

Operazione dei carabinieri tra Roma, Varese e Viterbo, scattano le manette ai polsi di quattro persone. Sarebbero loro ad aver rifornito di coca, eroina e hascisc la “banda” capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu: “Dietro camorra e ‘ndrangheta, abbiamo chiuso il cerchio”


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Vincenzo Polito, disoccupato 47enne di Roma e già detenuto nel carcere di Rebibbia; Ismail Rebeshi, albanese classe 1983, residente a Viterbo; Massimo Leoni, nato a Varese nel 1976 e Giuseppe Tinenzo, nato a Torre Annunziata 40 anni fa, questi ultimi due finiti ai domiciliari. Sarebbero loro i “fornitori” della droga che finiva poi alla “banda” capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu. La nuova operazione, svolta dai carabinieri, arriva a pochi mesi di distanza dai 15 fermi – datati febbraio 2018 – dell’operazione “Ichnos”, iniziata nel 2017 da parte dei carabinieri della Compagnia di Carbonia, con il coordinamento della Dda di Cagliari, che ha consentito di arrestare cinque persone, fermarne altre 15 con le accuse di reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, sequestrare complessivamente 15 chili di cocaina, 1z5 di eroina, 4 grammi di hascisc, 32,23 grammi di marijuana, oltre a 37mila euro e 2 auto di grossa cilindrata, una pistola a tamburo, un fucile mitragliatore, 2 fucili semiautomatici, una bomba a mano e due mine antiuomo. Nell’operazione odierna sono stati sequestrati dai carabinieri 2 cellulari, due sim card, un i-Phone e un hard disk. “Con gli arresti dei fornitori abbiamo chiuso il cerchio, appurando che l’organizzazione criminale che univa Sardegna, Lazio e Lombardia era collegata anche alla camorra e alla ‘ndrangheta”, spiega Lucia Dilio, capitano dei carabinieri di Carbonia, “l’ eroina arrivava dall’estero, mentre la cocaina proveniva da alcuni giri romani”.


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