Hanno riempito l’Oper Meriva con trentadue confezioni di piatti e ventotto di bicchieri di plastica, otto fustini di detersivo, tre confezioni di ammorbidente e un acchiappasogni. Piccolo particolare: non hanno pagato nemmeno un centesimo. Hanno infatti utilizzato una porta secondaria per uscire senza pagare la merce Mattia Deligia, 37enne pluripregiudicato, la compagna Claudia Pisano – anche lei pluripregiudicata – e Michael Carboni, 21enne incensurato. I tre sono stati notati dalla polizia, appostata nei pressi del negozio di viale Marconi dopo che, negli ultimi tempi, erano avvenuti una serie di furti tutti con la stessa modalità: la merce “spariva” sempre a ridosso dell’orario di chiusura. Gli agenti hanno visto tutti quei pacchi, impilati sino al tettuccio dell’auto, e hanno cercato di bloccarla Ma Deligia, al volante dell’Opel Meriva ha accelerato, guidando a forte velocità per tutto il viale Marconi, sino a raggiungere Quartu. All’operazione si sono aggiunte altre pattuglie, nel tentativo di bloccare l’auto in fuga: i blocchi tra la rotonda di viale Colombo e il viale Marconi hanno evitato che i tanti automobilisti in transito in quei folli momenti potessero restare coinvolti.
La fuga dei tre è andata avanti in viale Colombo, per poi proseguire in via Leoncavallo. Lì, Deligia ha effettuato un testacoda, rischiando di investire alcuni pedoni. A quel punto, un’altra volante gli ha sbarrato la strada, e l’auto dei fuggitivi è andata a schiantarsi, ferendo lievemente due poliziotti. Il 37enne ha tentato la fuga a piedi ma è stato raggiunto dagli agenti: dopo un’estenuante colluttazione i poliziotti sono riusciti ad avere la meglio, mentre altri loro colleghi hanno bloccato la donna e il ventunenne, rimasti dentro l’auto. Tutti e tre sono stati portati negli uffici della questura: da una serie di controlli è anche emerso che Deligia fosse alla guida della Opel Meriva senza patente e che la stessa macchina non potesse circolare per via di un fermo amministrativo. L’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della questura, la donna e il giovane sono stati portati nelle loro rispettive case in attesa dell’udienza con rito direttissimo prevista in mattinata.