“Mattia Ennas svenuto prima di cadere dal palazzo di Cagliari? È importante trovare il suo cellulare”

La psicologa-criminologa Roberta Bruzzone interviene a Rai 1: “Nel filmato si vede che Ennas precipita come se fosse privo di sensi, senza nessuna reazione dei muscoli. Chi risulta attaccato, in quei momenti, alla stessa cella telefonica del cellulare del giovane?”


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“Dal filmato si vede una persona che sembra precipitare priva di sensi. Solitamente si mettono in campo meccanismi neuromuscolari”, ma Mattia Ennas, nei pochi secondi “catturati” da una videocamera e che sono quelli che precedono lo schianto dopo il volo dal tetto di un palazzo di Mulinu Becciu a Cagliari, “non mostra alcun genere di reazione”, come se “il corpo fosse privo di vita già da prima”. A dirlo è la psicologa-criminologa Roberta Bruzzone, intervenuta durante il segmento televisivo de “La vita in diretta” di Rai 1 dedicato al caso del 19enne quartese scomparso, ormai, un mese e mezzo fa in circostanze tuttora “misteriose”. Per la Bruzzone serve “una seria autopsia, non è passato moltissimo tempo”, e quindi c’è la possibilità di svolgere, sul corpo del giovane, “gli accertamenti”. La famosa criminologa fa anche un lungo e dettagliato passaggio sul cellulare di Mattia Ennas, rubato e mai ritrovato.

 

“Tutte le informazioni del cellulare non sono disponibili, peraltro è ancora recuperabile la geolocalizzazione” e, per la Bruzzone, si potrebbe anche scoprire “se sia stato utilizzato dopo la morte”. E, ancora, “bisogna cercare di capire chi c’era nella copertura della cella” telefonica “al momento” della caduta di Mattia Ennas dal palazzo cagliaritano di via Businco.


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