
Di Paolo Rapeanu
Fa il segno di vittoria rivolto alla telecamera di Cagliari Online, e poi è un fiume in piena: “Ho 20 anni, non devo andarmene a lavare i piatti all’estero, non devo imparare un’altra lingua solo perché melo impone un altro Stato che mi vuole sfruttare”. Mattia Giordano è tra i fan di Luigi Di Maio e, il 4 marzo prossimo, è sicuro: “Voto per i 5 Stelle perché da loro ho visto fatti e non parole, prima ero apolitico”. Diploma da odontotecnico in mano, il giovane è netto: “I miei amici sono finiti a lavorare all’estero e sono trattati malissimo, io voglio che venga rilanciata l’Italia”.
“Il mio settore è in crisi perché non riceve nessun aiuto, non voglio studiare all’estero ma qui dove sono nato”. E, se lavapiatti o cameriere sono comunque lavori onesti, il 20enne fa una distinzione: “I mestieri nobili sono l’artigiano e chi fa lavori a mano, neanche loro devono morire perché contribuiscono a fare grande l’Italia, è come se a Venezia non ci fossero più lavoratori del vetro perché le tasse sono all’80 per cento. Con Di Maio premier può arrivare la concretezza”.