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“Siamo pronti a riaprire il Binaghi come Covid hospital a Cagliari, al momento abbiamo 40 posti letto occupati raddoppiabili a 80, più 11 posti in terapia intensiva. La circolare del governo che ieri ha chiesto alle regioni di potenziare gli ospedali non ci ha colti di sorpresa, sapevamo purtroppo che sarebbe arrivata e quindi ci siamo preparati, non solo al Binaghi ma anche al Santissima Trinità, dove abbiamo predisposto posti Covid in tutti i reparti. Il problema più grande, però, resta la mancanza di medici e infermieri: la situazione è davvero molto difficile”. Sergio Marracini, direttore sanitario dei presìdi Covid di Cagliari, a pochi giorni dalla pensione (il 31 luglio) si trova ad affrontare la battaglia forse più inaspettata, quando davvero si pensava che se non proprio tutto finito, almeno il peggio fosse passato. Invece, non è così.
“I numeri sono preoccupanti”, dice a Casteddu online. “Onestamente pensavo di andare in pensione lasciando una situazione ben diversa. Per fortuna molti possono essere curati a casa, non tutti sono fragili e hanno bisogno di ricovero, ma certo siamo in stato di allerta anche perché c’è una drammatica carenza di medici. Ci servono medici e ci servono infermieri. Si sta accelerando con i concorsi, nuovi infermieri si sono laureati anche se naturalmente hanno bisogno di impratichirsi, lavorare in un reparto Covid non è la stessa cosa che stare in altri reparti”, aggiunge Marracini.
La soluzione? “L’unica strada al momento è fare subito la quarta dose di vaccino, in modo da rialzare la barriera di protezione contro un virus che si è dimostrato molto più subdolo di quanto chiunque potesse pensare”.